Nizza, 31 marzo 2012 - Carolina Kostner, un angelo sceso dal cielo sui pattini per incantare le genti. L'orbe si inchina, campionessa del mondo, regina dei ghiacci. Triplo Axel, triplo flip, triplo tolup: sulle note del celebre concerto per pianoforte e orchestra n.23 di Mozart, un'esecuzione perfetta, mirabile (VIDEO). La rassegna iridata di Nizza incorona il cigno azzurro: l'arena francese è tutta con lei, lo si capisce da come il pubblico accompagna la sua prova. Silenzio e boati, il pathos regna fra le migliaia che si stanno facendo trascinare dalle emozioni. Sugli spalti, come davanti alla tv. In prima fila c'è anche Alex Schwazer, suo compagno e fidanzato. Un rapporto più forte delle difficoltà, dei risultati che non arrivano e della pressione di tecnici, tifosi e opinione pubblica.

Attimi di tensione quando la giuria è riunita per decidere. La russa Alena Leonova (argento alla fine con 184,28) è stata impeccabile. Ma questa volta dubbi non ce ne sono, il punteggio è stratosferico: 128.94 la valutazione del libero, 189,94 il totale. Carolina dice: "Sono contentissima, ma aspettiamo la fine". In pista scende Akiko Suzuki. La giapponese non sbaglia, ma non riesce nemmeno ad avvicinare la nostra stella. Sarà bronzo in 180.68 .

Poi Ksenia Makarova, l'ultima che può negare la gioia più grande alla campionessa di Ortisei. Qualche errore di troppo, chiude lontana. E allora Inno di Mameli, da cantare con la mano sul petto, come fa Carolina. Tricolori al vento a Nizza: è campionessa del mondo. La festa italiana la completa l'altra azzurra Valentina Marchei, ottava con 150.10.

Carolina è la stella che reclamava il firmamento del pattinaggio su ghiaccio. La vittoria nel Grand Prix di Quebec City e l'oro degli Europei di Sheffield l'hanno messa sul piedistallo, questa vittoria la consacra definitivamente. Senza discussioni. Le delusioni sono solo un ricordo. Torino e Vancouver l'hanno fatto a piangere e anche questa sera scendono le lacrime. Ma sono di gioia (FOTO).

LE PRIME DICHIARAZIONI DI CAROLINA - "Era il mio tempo, è giusto così", esordisce Carolina. “Non è stato facile - aggiunge -, sembrava la stessa atmosfera che c’era alle Olimpiadi di Torino, ma lì gareggiando in casa ho subito la pressione, qui, invece, non è stato così. Grazie a tutti”

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