Londra, 3 agosto 2012 - Come si cambia, cantava Fiorella Mannoia. Erano arrivate entrambe tra le fanfare, Vale e  Fede. La Vezzali e la Pellegrini. Donne icona. Simboli della spedizione italiana. Mai ritorno potrebbe essere diverso. Distinto. Distante.
 

Valentina ha chiuso la sua quinta Olimpiade salendo di nuovo sul gradino più alto del podio. Federica ha chiuso la sua terza Olimpiade con una mesta eliminazione, oggi, nella staffetta mista. Epilogo in linea con la sua intera avventura. Che onestamente va considerata per quello che è: un flop pazzesco.
 

Per la Vezzali ci saranno grandi feste. Per la Pellegrini polemiche infinite. Tra l'altro, non capisco questa menata di un futuro in un reality tv. Più reality dell'Italia del nuoto, dove tutti sfanculano tutti da mattina a sera... Come si cambia.
 

Tre anni fa Fede, incautamente, disse: credo di essere già la più grande donna nella storia dello sport italiano. Io la ammiro molto e trovo ingiusti i processi mediatici del presente. Ha dato tanto e merita rispetto, non accuse. Ma quella frase era sbagliata. E lo scrissi, allora. Ora, forse, vedendo i trionfi tributati a Valentina al rientro in patria, se ne renderà conto anche lei.

Leo Turrini