Londra 6 agosto 2012 – Una giornata stupenda per l'Italia a Londra rischia di essere rovinata. Tutta colpa del doping, che non cancella certo le medaglie di Campriani, Morandi e Fabbrizi, ma che rovina la festa.
 

Torna a casa, o meglio ci resta perché non era ancora sbarcato nella City, il campione olimpico della marcia Alex Schwazer che sarebbe stato trovato positivo all'Epo. L'indiscrezione era filtrata subito dopo la notizia dell'allenamento di un atleta da parte del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
 

E' circolato subito il nome di Alex, che quattro anni fa ci aveva fatto sognare con la vittoria nei cinquanta chilometri di marcia a Pechino 2008. La Fidal aveva bollato la notizia come “illazioni”. Ma ora non ci sono più dubbi: è una mazzata clamorosa per il mondo dell'atletica. La conferma arriva dal suo allenatore, Miche Didoni:  ''Meno di un'ora fa Schwazer mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta, il fermato per doping è lui''

E proprio Schwazer ammette: "Ho sbagliato, la mia carriera è finita. Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato''.

Il Coni aveva ricevuto nel primo pomeriggio una notifica di esito avverso per un controllo antidoping disposto precedentemente dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping e ha deciso subito di escluderlo.

Schwazer, non ancora ventottenne, è uno dei migliori atleti di questi ultimi anni, non solo per la vittoria a Pechino. L'azzurro di Vipiteno vanta infatti due bronzi ai mondiali e un argento europeo. Tutto rovinato per colpa del doping.

LE REAZIONI

FIDAL - "Profonda delusione e disappunto'' per la positività di Alex Schwazer: è la posizione della Federatletica, che in una nota diffusa dal capoufficio stampa Marco Sicari ricorda che nella linea della fermezza contro il doping la Fidal '' non ha mai ammesso, e mai ammetterà deviazioni di alcun tipo''.

PETRUCCI - ''Una giornata amara, perché avevamo avuto grandi risultati, rovinata da questa brutta notizia che ci ha sconvolto''. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commenta così al Tg1 il caso dell'olimpionico Alex Schwazer. ''Abbiamo decretato, insieme a Pagnozzi, l'espulsione dell'atleta. La decisione è chiara: non possiamo transigere, una medaglia in meno e pulizia in più''.