Sochi, 5 febbraio 2014 - Conto alla rovescia a Sochi per le Olimpiadi invernali che si aprono venerdì e che mai come stavolta saranno anche un importante crocevia politico e diplomatico, fra minacce terroristiche, diserzioni, proteste e incontri fra leader. La fiaccola olimpica è arrivata in città per le staffette degli ultimi 300 tedofori dopo che dal 7 ottobre ha percorso 65.000 chilometri.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha visitato il villaggio olimpico e ha sottolineato come queste Olimpiadi siano "il più grande progetto infrastrutturale al mondo", lanciato "con il pieno consenso nazionale". Putin ha fatto gli auguri agli atleti russi: "Contiamo su di voi, speriamo in voi, abbiamo una squadra molto giovane, con un futuro, non dubito che farete di tutto per vincere", ha detto il capo del Cremlino, accompagnato dalla campionessa olimpica Ielena Isinbaieva.

"La cosa più importante è la lotta onesta, aperta, coraggiosa" ha aggiunto Putin augurando "fortuna, perché serve anche quella". Putin ha ha ringraziato i colleghi stranieri per la collaborazione sulla sicurezza delle Olimpiadi, "una questione che preoccupa tutti" ha detto ricordando gli attentati alla maratona di Boston e quelli nella metro di Londra durante il G8. Poche ore prima il capo dell'antiterrorismo Usa, Matthew Olsen, aveva confermato la "buona collaborazione" e aveva parlato di "diverse minacce specifiche" contro i Giochi, soprattutto da alcuni gruppi caucasici.

Le minacce, ha spiegato, hanno "vario grado di credibilità" e comunque eventuali attacchi sono "più probabili al di fuori dei siti in cui si svolgeranno gli eventi sportivi", super sorvegliati, piuttosto nell'area e nella regione intorno a Sochi. 

I Giochi sono anche un evento politico. Oggi si è svolta una giornata internazionale di protesta contro le leggi anti-gay varate dal governo russo. Le manifestazioni svoltesi in 19 città tra cui Londra, New York, Parigi e San Pietroburgo mirano chiedere agli sposnor di far sentire la loro voce contro la normativa che tra l'altro punisce con una multa chi fornisca informazioni sull'omosessualità ai minori di 18 anni. Durante i Giochi ci saranno contatti tra Putin e i leader stranieri presenti: proprio per venerdì è in programma un colloquio con il presidente ucraino, Viktor Yanukovich. Uno dei leader dell'opposizione, l'ex pugile Vitaliy Klitschko, ha detto di giudicare "sconveniente andare ai Giochi Olimpici mentre il Paese attraversa una crisi politica del genere".