Krasnaya Polyana, 19 febbraio 2014 - Quasi inaspettata, arriva dal biathlon la settima medaglia per l'Italia ai Giochi olimpici di Sochi. La staffetta mista, composta da Karin Oberhofer, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch, si è piazzata terza a 58”2 dalla nazione vincente, la Norvegia. L’argento è andato alla Repubblica Ceca, arrivata con un distacco di 32”6 dai norvegesi.

Prestazione storica per l'Italia che non saliva sul podio in questa disciplina da Nagano 1998: allora fu Pieralberto Carrara a piazzarsi al secondo posto nella 20 chilometri alle spalle del norvegese Halvard Hanevold. Anche stavolta comandano gli scandinavi, che grazie al quartetto composto da Tora Berger, Tiril Eckhoff, Bjoerndalen e Emil Hegle Svendsen stravincono la 2x6km donne + 2x7.5 km uomini in 1h09'17". Bjoerndalen, con il primo posto odierno, diventa l'atleta più medagliato nella storia delle Olimpiadi invernali.

A 32 secondi di distacco si piazza la Repubblica Ceca, poi l'Italia che stacca di ben 43 secondi la Germania, quarta. È la settima medaglia per la spedizione azzurra a Sochi, forse la più inattesa: il bilancio italiano parla di due medaglie in più rispetto a Vancouver, e mancano ancora 4 giorni alla chiusura della rassegna olimpica. "Questa medaglia motiverà tutti gli atleti italiani, abbiamo dimostrato quello che siamo stati in grado di fare. Spero che adesso avremo degli spettatori in più da casa", il commento di Lukas Hofer, l’autore dell’ultimo bersaglio che ha permesso alla staffetta mista italiana del biathlon di conquistare il bronzo.