Sochi, 7 marzo 2014 - Il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato ufficialmente la XI Paralimpiade d’Inverno a Sochi, sul Mar Nero, con la formula di rito: “Dichiaro aperti i Giochi Paralimpici Invernali 2014”, ha proclamato il leader del Cremlino. Poco prima allo stadio ‘Fisht’ si era conclusa la tradizionale sfilata con le squadre dei 45 Paesi partecipanti alla manifestazione a cinque cerchi. Per l’Ucraina era però comparso in pista soltanto uno dei 23 componenti della nazionale: il portabandiera, lo sciatore Mykhaylo Tkachenko. Il pubblico ne aveva nondimeno accolto l’apparizione con un boato di entusiasmo: a causa della crisi in Crimea, infatti, si era temuto che Kiev decidesse in extremis di ritirare i propri atleti. Tra gli ospiti d’onore della cerimonia di inaugurazione il deposto presidente ucraino, Viktor Yanukovich, il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, il presidente cinese, Xi Jinping, il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. “Ci saranno a Sochi il triplo dei leader rispetto ai Giochi di Vancouver (nel 2010)”, ha assicurato il presidente del Comitato Olimpico russo, Dmitry Chernyshenko.

POLITICI ITALIANI ASSENTI - Alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi paralimpici di Sochi non hanno partecipato esponenti del governo. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Presenti invece gli atleti italiani.

LO SHOW D'APERTURA E LE SPERANZE AZZURRE - Tutto esaurito al Fisht Stadium di Sochi per la cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici. Lo show orchestrato dal veneziano Marco Balich è cominciato con l’entrata in scena del presidente russo Vladimir Putin e del numero uno del Comitato Paralimpico Internazionale, Philip Craven, poco prima che fosse issata la bandiera del Paese ospitante sulle note dell’inno nazionale. Poi è stato un susseguirsi di balletti e piroette acrobatiche con una pluralita’ di interpreti, a sottolineare la coesione della Russia. Dopodiché è stata la volta dell’attesissima sfilata delle 45 delegazioni presenti, aperta come da tradizione dalla Grecia, seguita dall’Australia, e chiusa dai padroni di casa.

L’Italia ha sfilato in diciassettesima posizione, dietro al proprio portabandiera Andrea Chiarotti, capitano della nazionale di sledge-hockey. Scelta di protesta da parte dell’Ucraina per la crisi in Crimea. Conclusa la sfilata, ci sono stati i discorsi del presidente del Comitato Organizzatore, Dmitry Chernyshenko, e di Craven, prima che Putin dichiarasse aperta la rassegna a cinque cerchi. Domani sono in programma le prime gare della XI edizione. Si comincerà alle 7 ora italiana (diretta RaiSport 2) all’Alpine Center di Rosa Khutor con la discesa libera femminile seguita a ruota da quella maschile. Tre le categorie impegnate: Sitting, Standing e Visually Impaired.

L’Italia si giocherà le sue carte da medaglia tra le donne Standing con la trentina Melania Corradini, argento quattro anni fa a Vancouver in super-G, e tra gli uomini con l’ipovedente Alessandro Daldoss, anch’egli trentino e fresco vincitore della Coppa del Mondo, che sara’ guidato dal fido valtellinese Luca Negrini. Dopo di loro sarà la volta del veterano altoatesino Christian Lanthaler, alla settima Paralimpiade Invernale, impegnato nella categoria Standing. Nel biathlon (ore 9) sarà invece soltanto una l’azzurra al via: Pamela Novaglio nella 6 chilometri Standing. Alle 13,30 italiane tocchera’ alla squadra di sledge-hockey, che affrontera’ gli Stati Uniti alla Shayba Arena. Nelle file azzurre mancherà il lombardo Igor Stella, fermato in maniera cautelare dal Comitato Italiano Paralimpico dopo essere risultato positivo in un controllo anti-doping del 4 marzo al clobetasol: una sostanza cortisonica presente in una pomata utilizzata per evitare le piaghe da decubito, ancora in attesa di un giudizio da parte del massimo organo internazionale.

IL BOICOTTAGGIO - Sulle Paralimpiadi, come noto, grava l’ombra dell’escalation militare in Crimea. Gli atleti ucraini per il momento hanno deciso di partecipare ai Giochi nella località russa. Altri Paesi, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Norvegia e Finlandia, hanno deciso per protesta di non inviare delegazioni governative. Alle Paralimipiadi si sfideranno per 10 giorni 575 atleti provenienti da 45 Paesi.

Il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, il britanico Philip Craven, si è detto “deluso” dalla decisione del premier, David Cameron, secondo il quale sarebbe stato un “errore” presenziare a livello politico alla cerimonia. Il presidente del Comitato paralimpico ucraino, Valeriy Sushkevich, ha avvertito che se Mosca dovesse invadere l’ex repubblica sovietica, i suoi 23 atleti lascerebbero i Giochi. “Se ci fosse una escalation nel conflitto, un intervento militare sul territorio del nostro Paese, non potremmo rimanere qui e andremmo via”, ha spiegato Sushkevich nel corso di una conferenza stampa. Il presidente del Comitato paralimpico di Kiev ha raccontato di aver avuto una conversazione “calma e riservata” con Vladimir Putin: “Gli ho ribadito una richiesta, l’unica e più importante”, ha spiegato Sushkevich, “che prima e durante (le Olimpiadi) ci sia la pace. La squadra ucraina, cosi’ come spera in buoni risultati (sportivi), arriva con enormi speranze di pace, pace nel nostro Paese, in Europa e nel mondo”.

Martedì scorso, il presidente russo aveva sottolineato che un boicottaggio dei Giochi da parte dell’Ucraina avrebbe rappresentato “il culmine del cinismo”. Una posizione ribadita anche dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, che ha criticato il “gesto ostentato” di leader, come Barack Obama e Angela Merkel, di boicottare le Paralimpiadi. “Siamo grati a coloro che rispettano il fatto che lo sport possa solo contribuire alla pace se non è utilizzato come un palco per il dissenso politico o per tentare di guadagnare punti in contesti interni o esteri”, ha sottolineato nel corso di un incontro con Putin e rappresentanti del Comitato.