MILANO, 8 febbraio 2011 - Lo sport italiano piange la morte di Cesare Rubini. Il ‘Principe', questo il suo soprannome, è deceduto questa notte a Milano. Ex campione di pallanuoto e di basket, Rubini era nato il 2 novembre del 1923 a Trieste e, per i suoi successi sportivi, è stato inserito sia nella Basketball Hall of Fame di Springfield, sia nella International Swimming Hall of Fame.

"Scompare uno dei più grandi uomini della pallacanestro italiana". Questo il primo commento della Federbasket dopo la morte di Cesare Rubini, deceduto questa notte a Milano. "Il presidente Dino Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, esprime il più profondo cordoglio alla famiglia - si legge sul sito della Federazione - Rubini rimane l’unico europeo presente in due Hall of Fame: nel 1994 fu eletto nella Naismith Basketball Hall of Fame di Springfield, Massachussetts e nel 2000 è entrato a far parte della International Swimming Hall of Fame. Nel dopoguerra Rubini fu protagonista in entrambe le discipline, sicuramente in virtù di una struttura atletica di prim’ordine, ma anche perchè i due campionati, quello di basket e quello di pallanuoto, coprivano due periodi diversi dell’anno: in autunno e in inverno giocava a basket e in estate a pallanuoto. Rubini ha giocato e vinto molto nella sua vita.

In entrambi gli sport, la sua attività ha lasciato un segno che va al di là dei campi da gioco. La medaglia d’oro che vinse con la Nazionale di pallanuoto alle Olimpiadi del 1948 a Londra, fu in campo sportivo indubbiamente uno dei momenti più suggestivi nell’Italia post-bellica e diede inizio alla leggenda del Settebello. Con il basket, invece, con il suo Simmenthal, come giocatore e allenatore poi e con la Nazionale, ha segnato le tappe decisive dell’affermazione del nostro sport in Italia e in Europa".