Roma, 8 febbraio 2011 - E’ un giorno di lutto e di dolore per lo sport italiano. Cesare Rubini, il Principe, ci ha lasciati questa notte. Scompare così uno dei più grandi uomini della pallacanestro italiana.

“Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto – è commosso il ricordo di Dino Meneghin, presidente FIP, di Cesare Rubini- E’ stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano. Ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori".

“L’ho conosciuto bene in Nazionale – continua Meneghin - Abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati”.

Il presidente Dino Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, esprime il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini.