Lubiana, 17 settembre 2013 - Se si esclude il confronto del 2005 ai Giochi del Mediterraneo, l'Italia non batteva la Spagna dall'ormai lontano 1999. La posta in palio non era la stessa, ma ieri l'Italia ha compiuto la grande impresa di vincere contro una squadra che è arrivata in Slovenia forte del titolo continentale ottenuto sia nel 2009 sia nel 2011. Uno scalpo eccellente (l'ennesimo di un'estate incredibile ma vera) che proietta l'Italia ai quarti con maggiore entusiasmo dopo le sconfitte contro padroni di casa e Croazia.

Marco Belinelli, Andrea Cinciarini e Luca Vitali sanno perfettamente che pensare di aver dato tutto battendo gli iberici sarebbe un grave errore. "Non abbiamo ancora fatto nulla - spiega Belinelli - ma anzi, ora arrivano le partite che contano davvero, quelle da dentro-fuori. Aver vinto contro la Spagna ci dà fiducia e morale ma siamo già tutti concentrati per la partita che ci attende nei quarti".

"Un segnale forte essere riusciti a rimontare il -15 ad una squadra come la Spagna", commenta Cinciarini. "Non abbiamo mai mollato e sapevamo, anche ad inizio ultimo quarto, che avremmo potuto farcela. I tifosi ci sono stati vicini e grazie al loro calore siamo riusciti nell'impresa".

"E' un sogno che continua - spiega Vitali - perché all'inizio eravamo accreditati come la squadra che avrebbe fatto fatica a battere la Finlandia e invece siamo qui. Gli iberici possono schierare grandi campioni e davvero non potevamo desiderare di più".

Sei vittorie in otto partite disputate: battute in sequenza Russia, Turchia, Grecia e Spagna. L'Europeo dell'Italia è già più che positivo, ma ora arriva il bello. Giovedì 19 settembre, ore 21, gli azzurri troveranno sul loro cammino la Lituania dei gemelli Lavrinovic e non solo. Una formazione contro la quale l'Italia, in una fase finale degli Europei, non ha mai vinto (6 sconfitte).