Amsterdam, 16 luglio 2010 – Un sacerdote olandese è stato sospeso dall’incarico per aver pregato per la vittoria della nazionale olandese ai Mondiali di calcio durante una funzione religiosa. L’infrazione, secondo quanto riportato, è avvenuta alla vigilia della finale della Coppa del mondo vinta poi dalla Spagna, quando padre Paul Vlaar, infrangendo il tradizionale protocollo della messa, ha innalzato una preghiera per la vittoria degli 'arancioni'.
 

Il vescovo della diocesi di Haarlem-Amsterdam, Jozef Punt, ha spiegato che non è accettabile che si approfitti del rito con cui si celebra la Cena del Signore per scopi così mondani.
 

Padre Vlaar, noto appassionato di calcio, era già stato ammonito numerose volte dalle autorità ecclesiastiche per i suoi comportamenti poco ortodossi. Secondo quanto riferito da un portavoce del vescovo, il sacerdote avrebbe celebrato la messa ‘incriminata' indossando la divisa da portiere della nazionale olandese e avrebbe chiesto ai fedeli di mettere alla prova le sua abilità calciando verso di lui diversi palloni all’interno della chiesa.
“Si è trattata di un’evidente violazione della sacralità della Santa Messa, nelle parole e nei gesti”, ha dichiarato la Curia, aggiungendo che la sospensione è stata disposta per permettere a Padre Vlaar di riflettere sull’accaduto e che non c’è l’intenzione di rimuoverlo. I parrocchiani di Padre Vlaar, però, non hanno accettato di buon grado la sospensione del loro prete-tifoso, dicendosi sorpresi e delusi per la decisione del vescovo.