Roma, 22 agosto 2010 - Massimo rigore, verifiche strutturali, più steward, controllo sistematico di tessera e titolare, controlli capillari presso le agenzie che vendono i biglietti fino a eventuali sanzioni. E' quanto prevede la direttiva di inizio campionato sulla 'tessera del tifoso' predisposta dal ministero dell'Interno, provvedimenro che entrerà in vigore dalla prossima domenica con l'avvio del campionato di calcio di serie A.

Datato 6 agosto 2010, il documento è stato inviato ai questori e per conoscenza ai prefetti e ai comandi generali di carabinieri e guardia di finanza. E proprio per mettere a fuoco tutti gli aspetti organizzativi connessi con l’entrata a regime della tessera, il prossimo mercoledì si terrà una riunione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

Intanto plaude all'iniziativa il sindacato di polizia Sap. "A noi facilita i controlli: le forze di polizia sono preparate all’entrata a regime della tessera del tifoso. Ci stiamo lavorando già da due anni: è stata una delle prime iniziative promosse da Maroni. E la linea del ministro è giusta", dice in proposito il segretario generale Nicola Tanzi.

"Il problema maggiore - aggiunge Tanzi - lo hanno avuto le società di calcio e infatti è stato necessario rinviare di un anno l’entrata in vigore effettiva della tessera". Quanto alla possibilità che la tessera possa provocare una diminuzione degli abbonamenti, Tanzi risponde che "la sicurezza deve prevalere sul business. Anzi - aggiunge - abbiamo sempre chiesto alle società di compartecipare agli oneri della sicurezza: questo è un modo per farlo".

"Il 99% delle persone che va allo stadio - aggiunge Tanzi - ci va pacificamente. Ma c’è una piccola frangia che va isolata e crediamo che una parte di chi si oppone alla tessera del tifoso rischi di fare il gioco di chi dice ‘no’ per motivi non corretti".

Il Sap ribadisce di essere del tutto favorevole alla tessera del tifoso. "Non è affatto una schedatura - afferma Tanzi -, si chiede solo di fornire i propri dati per i controlli, secondo un principio riconosciuto da tutti: quello di poter essere identificati. Questo è un modo per garantire più sicurezza e far sì che negli stadi tornino le famiglie. Non comprendiamo le polemiche e abbiamo stigmatizzato anche alcune prese di posizioni da parte di giocatori. E’ vero - aggiunge il leader del Sap -: una parte del tifo organizzato è contraria e noi la rispettiamo, ma la linea di Maroni e’ giusta".

Ieri sera era stata plateale la protesta della curva nord di San Siro, culla del tifo organizzato dell'Inter, contro l'iniziativa del ministro Maroni. Poco prima del fischio d'inizio della sfida di Supercoppa italiana contro la Roma, i tifosi nerazzurri hanno esposto un gigantesco striscione contro la norma che a loro dire, penalizza i tifosi.