Milano, 25 agosto 2010 - "Può darsi che la gente si sia convinta che non mi fanno più giocare perchè sono rotto o bollito. Io non curo le pierre (pubbliche relazioni, ndr), non parlo con i giornali, però adesso voglio che si sappia la verità". Così il difensore del Milan Kakha Kaladze in un’intervista al Corriere della Sera.
 

"A stare zitto passi per fesso e questo magari giustifica gli striscioni dei tifosi, condizionati da mesi e mesi di balle che sono state messe in giro", prosegue il georgiano. Kaladze se la prende contro "alcuni giornali" che a suo dire "sono ormai l’ufficio stampa del Milan" e che avrebbero scritto il falso sulle sue condizioni fisiche.
 

"Mi dispiace per come mi stanno trattando - continua Kaladze - ma io ho vissuto periodi peggiori. Passerà anche questo. Io e Jankulovski in disparte? Ma non è Allegri che decide. Lo rispetto, è un tecnico preparato. Gli hanno soltanto detto che Jankulovski e Kaladze non devono giocare. Non ho mai visto un allenatore che dopo 4 giorni decide che uno deve stare fuori". Secondo il difensore "lo stile Milan non c’è più e questo - aggiunge - non è più il mio ambiente. Mi vergogno per loro". Interpellato dai giornalisti poco prima della partenza per Barcellona, dove il Milan scenderà in campo per il Trofeo Gamper, Allegri ha replicato così: "Non ci sono problemi. Sono esclusivamente scelte tecniche".