Reggio Emilia, 29 settembre 2010 - BRUNO GIORGI, il mister che lanciò un giovanissimo Roberto Baggio, si è spento lo scorso mercoledì nella clinica reggiana "Villa Verde", a nemmeno settanta anni, vinto da un male incurabile. Aveva abbandonato le panchine del calcio professionistico con la salvezza ottenuta a Cagliari nella stagione 1995-96, dopo essere subentrato a Giovanni Trapattoni. Da quel momento, anche a causa di una serie di vicissitudini familiari, aveva preferito ritirarsi con la moglie Sandra Spaggiari nella villetta di Montecavolo, a breve distanza da Reggio Emilia, sua patria d'adozione (era pavese di nascita).


UNA CARRIERA calcistica a tinte rosanero prima (4 stagioni a Palermo), poi granata (sei campionati nella Reggiana). Appese le scarpe al chiodo in seguito alla rottura del tendine d'Achille destro nel dicembre del 1971. Ma fu come allenatore che Bruno Giorgi (nella foto Ansa) si affermò nel calcio che conta. Un lungo girovagare su e giù per l'Italia, spaziando dalla serie A alla C1, tra promozioni centrate o mancate di un soffio. E pure qualche esonero.
 

ALLENO' Reggiana, Empoli, Nocerina, Campobasso, Modena, Padova, Vicenza - qui lanciò il 'Divin Codino' - , Brescia, Cosenza, Fiorentina, Atalanta, Genoa e Cagliari. Fu con gli isolani che ottenne la storica semifinale Uefa nella stagione '93-94, sconfitto dall'Inter di Berkgamp e Ruben Sosa.
Con Giorgi se ne va un serio professionista. Caniggia, dopo l'esperienza con l'Atalanta, lo definì "uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto".

 

BAGGIO LO RICORDA NEL SUO SITO
 

Bruno Giorgi lo scoprì e lo lanciò nel calcio che conta. Ora Roberto Baggio ricorda sul suo sito internet quel tecnico che lo mandò in campo a 17 anni nel Vicenza, scomparso oggi.

‘’Si e’ spento Bruno Giorgi, uomo vero del Calcio. Siamo tutti vicini ai suoi familiari, a cui vanno le nostre condoglianze’’, si legge sotto una vecchia foto in bianco e nero dell’allenatore.