Belgrado, 11 novembre 2010 - Secondo la stampa di Belgrado, non ci sarà un ricorso della Federclacio serba contro le sanzioni inflitte a Belgrado dalla Uefa per gli incidenti provocati dagli ultra’ serbi alla partita Italia-Serbia del 12 ottobre a Genova, valida per le qualificazioni agli Europei 2012.

Lo sostengono i quotidiani Vecernje Novosti e Blic, i responsabili calcistici serbi, nonostante ritengano le sanzioni troppo dure, sarebbero orientati a non fare ricorso.

‘’Un ricorso sarebbe senza senso’’, scrivono i giornali secondo i quali ben difficilmente ci si potrebbe attendere un passo indietro della Uefa. Ed e’ inoltre molto verosimile, aggiungono, che le sanzioni possano essere ulteriormente inasprite.

La Uefa, il 29 ottobre scorso, aveva punito il calcio serbo con la sconfitta a tavolino per 3 a 0 con l’Italia, un turno a porte chiuse per la nazionale, un secondo turno senza pubblico ma con la condizionale e 120 mila euro di multa. I tifosi serbi inoltre non potranno acquistare biglietti per le trasferte della nazionale fino al termine delle qualificazioni agli Europei.

DECISIONE UFFICIALE

Nessun ricorso. La Federcalcio serba accetta la sentenza della Disciplinare Uefa in seguito agli incidenti provocati dai propri tifosi, a Genova, lo scorso 12 ottobre in occasione della partita contro gli azzurri di Prandelli e valida per la qualificazione agli Europei del 2012. "Dopo un’analisi dettagliata delle motivazioni della sentenza Uefa, la valutazione dei legali della Federazione è che il ricorso non avrebbe portato effetti positivi», questa la motivazione pubblicata dalla Fss sul proprio sito internet".