Madrid, 20 dicembre 2010 - Sventola un misterioso foglio bianco con su scritta una lista, chiama in causa la dirigenza, accusa l’arbitro dicendo di non volerlo accusare: solito circo in conferenza stampa di Jose Mourinho, che, dopo l’1-0 rifilato al Siviglia ieri sera nella sedicesima giornata di Liga spagnola, si è presentato ai giornalisti per il tradizionale show personale.

“Sono un po’ seccato, mi hanno dato questo foglio dove c’é un elenco dei 13 errori commessi oggi dall’arbitro perché mi chiedono di attaccarlo”, ha detto il portoghese. “Mi danno questa lista e mi chiedono se la pressione mi disturba. Ma a me non pesa fare le cose che desidero fare, come allenare e giocare. A me disturba che mi si consegni una lista con gli errori dell’arbitro perché si vuole che sia io ad attaccarlo e che sia io a difendere la squadra”.

Nella lista, che Mourinho sventola evitando però di farla leggere ai giornalisti, ci sono i presunti 13 errori commessi dal signor Clos Gomez, inclusa l’ingiusta espulsione di Ricardo Carvalho, la gestione dei cartellini e diversi errori sui fuorigioco. “La squadra va difesa, perché oggi lo merita ancora di più. Ma se io mi metto a leggere questa lista, finisce come al solito: che mi squalificano”, ha detto Mourinho.

"C’é un club, c’é una dirigenza, c’é un organigramma chiaro, ci sono i nomi di chi è chiamato a prendere posizione. Non posso essere solo e sempre io. Quello che è successo in campo oggi (ieri sera, ndr), poi, non merita commento: ma per fortuna io ho una squadra di un altro mondo, che ha un carattere di un altro mondo. Nonostante tante difficoltà, sono riusciti a fare una cosa che sembrava impossibile. E mi da un enorme fastidio chiedere loro di tornare a giocare mercoledì, perché questi ragazzi meritavano di stare già in vacanza".

Nel corso del suo show, Mourinho non ha nominato, come ha fatto altre vole, né il direttore generale Jorge Valdano, né il direttore sportivo Miguel Pardeza. poi, però, ha chiesto una riunione d’urgenza con il presidente Florentino Perez. “Mi sembra ovvio”, ha confermato il tecnico dei merengue. “Lui è il mio superiore, posso parlarci direttamente perché il nostro rapporto è ottimo. Ed è arrivato il momento di parlare francamente. Sono qui da sei mesi, si può tirare un primo bilancio, possiamo confrontare le diverse opionioni”.

Poi, Mourinho torna a sventolare il foglio degli errori: “Io devo difendere la mia squadra, ma se lo faccio leggendo questa lista, la prossima partita non vado in panchina. E’ facile nascondersi dietro l’allenatore”.