Roma, 30 marzo 2011 - "Pallaaaaaa", "Ma qualcuno ci vuole andare in attacco?", "Abbiamo vinto? no, abbiamo solo pareggiato...": i ragazzini giocano come se fossero su un qualsiasi campetto da calcio. Invece siamo a piazza San Pietro, e i 10 minicampi con tanto di porte, sono stati allestiti dalla Lega Pro in occasione dell'udienza di papa Benedetto XVI del mercoledì mattina. 'Giocare con gioia', c'è scritto dietro le maglie blu che indossano gli oltre centoventi bambini fino ai 12 anni, provenienti da tutta Italia, che si sfidano a colpi di tacco e dribbling. E pazienza se qualche pallone arriva in testa ai dirigenti delle società e della Lega Pro che fanno parte della delegazione ricevuta in udienza dal Papa.


''E' un'emozione unica vedere i bambini giocare a pallone su Piazza San Pietro - commenta Mario Macalli, presidente della Lega Pro (i club di terza divisione) - un messaggio importante e positivo per tutto il nostro movimento. Con tutte le nostre società siamo tornati negli oratori per trasmettere l'entusiasmo sano di questo sport, e portare di nuovo i ragazzini negli stadi. Tentiamo di fare un calcio diverso per gli sportivi di domani. E tutte le nostre società hanno risposto con entusiasmo".
 

Un esempio è la Cremonese, che ha portato a Roma ben 23 piccoli campioni, che orgogliosamente fanno la foto di gruppo con la maglia della squadra e sfondo il Cupolone: "E' una cosa bellissima, un'emozione unica per i nostri ragazzi - sottolineano Giancarlo Finardi e Guerrino Ghio, responsabili del settore giovanile - che nessuno dimenticherà".
  

I ragazzini giocherebbero fino a sera, ma "quando è stop è stop", dice severo uno dei mister. E allora tutti in fila, per la foto di gruppo e poi verso il sagrato della Basilica, per l'udienza del Santo Padre. Nel suo saluto a fine mattinata, il Papa ha sottolineato che l'attività sportiva deve sempre favorire ''i valori dell'amicizia, del rispetto e della solidarietà''. Al termine dell'udienza, il presidente Macalli, i vicepresidenti Salavatore Lombardo e Archimede Pitrolo con il direttore generale, Francesco Ghirelli hanno regalato al Santo Padre una maglia azzurra con il nome 'Benedetto XVI' composto dagli 85 loghi dei club di Lega Pro, un pallone da calcio e una targa d'argento con tutti i nomi dei club.


"Incontrare Benedetto XVI ci ha regalato suggestioni difficili da dimenticare. Come presidente della Lega Pro sono orgoglioso di aver vissuto questa giornata e ringrazio tutti coloro che l'hanno resa possibile e tutte le società che con grande entusiasmo hanno aderito'', commenta emozionato Macalli.


Intanto, i dirigenti della varie squadre si danno l'arrivederci sul campo: "In bocca al lupo per la Coppa Italia".