Roma, 19 gennaio 2012 - Non c'è niente da fare: il Real Madrid potrà anche essere primo in classifica ma, quando arriva il momento del confronto diretto con il Barcellona, la sfida finisce sempre a favore dei blaugrana. L'ultima riprova nella partita valida per i quarti di Coppa del Re, in cui gli uomini di Guardiola si sono impostisi in rimonta per 2-1.

Una beffa, perché le merengues avevano chiuso il primo tempo in vantaggio grazie a un’irresistibile accelerazione di Ronaldo su assist di Benzema conclusa al 12’, dopo un doppio passo, con un sinistro potente che Pinto si era fatto passare sotto le gambe.

A riaprire i giochi, però, ci aveva pensato Puyol, segnando al 3’ della ripresa la rete dell’1-1 con un bel colpo di testa in tuffo, su assist anche questo 'aereo' di Piqué. Il gol del sorpasso, invece, è arrivato al 32', con uno splendido assist di Messi (fino a quel momento abbastanza in ombra, ma anche tartassato dagli avversari) che ha messo Abidal nelle migliori condizioni per battere a rete e sferrare il colpo del ko.

A vantaggio del Barcellona anche il fatto che Cristiano Ronaldo già nel finale del primo tempo ha fatto vedere di avere qualche problema di tipo muscolare e, infatti, nel secondo tempo ha praticamente 'passeggiato' senza incidere sul match come aveva fatto nei primi 45’.

Il Real ha comunque macchiato la sua prestazione con una serie di entrate e brutti falli, frutto di nervosismo e frustrazione, che non fanno certo onore all’immagine di un club che vorrebbe essere d’esempio, e che ha vinto molto in patria e ben 9 Champions o Coppe Campioni in Europa. In particolare Pepe (indegna una sua ‘camminata’ sulla mano sinistra di Messi steso a terra) e Carvalho, al rientro dopo 4 mesi, sono stati graziati dall’arbitro e non avrebbero dovuto finire il match. Ma nemmeno questa violenza calcistica gratuita ha potuto fermare un Barcellona dimostratosi ancora una volta superiore ai rivali, anche nel giorno in cui Messi non ha brillato come al solito.

A nulla è valso il tridente (Cristiano Ronaldo-Benzema-Higuain) inventato nell’occasione da Mourinho, con dietro il cosiddetto 'trivote' composto da Pepe, Lass e Xabi Alonso. Inutile anche l’aver giocato la carta a sorpresa di Altintop, finora ai margini della squadra e stavolta schierato dall’inizio.

Il Barcellona si è dimostrato di nuovo migliore e, ormai, la sfida con i ‘blaugrana’ per Mourinho (che a fine gara si è assunto l'intera responsabilità per la sconfitta) è diventata un autentico incubo. A meno di clamorose smentite al Camp Nou fra una settimana.