Roma, 30 aprile 2012 - ‘Fumata nera’ nella trattativa fra Coni e Lazio per l’uso dello stadio Olimpico. Il Comitato olimpico nazionale e il club biancoceleste non hanno trovato un accordo sulle condizioni di affitto dell’impianto. La scadenza dei termini per la concessione della licenza Uefa per le coppe europee della prossima stagione scadra’ fra circa tre ore.

E’ Palermo l’alternativa allo stadio Olimpico per le gare in Europa della Lazio nella prossima stagione. Il club biancoceleste ha infatti presentato in Figc la documentazione per le licenze Uefa per l’impianto romano (senza il si’ del Coni) e per quello del capoluogo siciliano.

LAZIO: TRATTATIVA FALLITA SUI BIGLIETTI - "La trattativa con il Coni per l’affitto dello stadio Olimpico e’ fallita per la solita questione dei biglietti da concedere loro’’. E’ questa la posizione della Lazio dopo il mancato accordo per l’affitto dell’impianto romano. ‘’E poi parlano di etica...’’ aggiunge il legale del club, Gentile.

La societa’ biancoceleste ha anche reso noto il testo di una lettera che ha inviato al Coni oggi, in risposta alla proposta dell’Ente che governa lo sport italiano. ‘’Le nostre osservazioni - scrive nel testo la Lazio - traggono spunto dall’analisi delle condizioni di mercato in materia di impianti sportivi: il nostro rapporto ha ad oggetto l’unico impianto sportivo esistente a Roma autorizzato ad ospitare competizioni nazionali ed internazionali, e il fatto che non ve ne siano altri disponibili pone la vostra societa’ in ‘posizione dominante’, con il conseguente obbligo del rispetto dei diritti del mercato. Inoltre Coni Servizi e’ il braccio operativo di una pubblica amministrazione e in quanto tale soggiace all’obbligo di rispettare il mercato e di evitare posizioni in conflitto con la legislazione antitrust’’. Nella lettera viene portato a esempio lo stadio di Milano che ‘’e’ a disposizione dei due club (Milan e Inter) per l’intero anno, mentre l’Olimpico viene messo a nostra disposizione solo dalla giornata dell’incontro e fino alle ore 10 del giorno successivo.

Le spese di manutenzione straordinaria a Milano sono sostenute dalla proprieta’ o direttamente o mediante conguaglio sul canone di uso, mentre la vostra proposta le pone a carico dell’utenza’’. Quanto ai servizi ristoro a Milano ‘’sono gestiti dai club’’, a Roma ‘’dalla vostra societa’’’. Poi il nodo cruciale dei biglietti: la Lazio premette che ‘’l’attuale situazione del Paese porta ad abolire tutti i privilegi di cui godono alcuni soggetti rispetto ad altri’’. "La politica governativa - prosegue il club nella lettera - e’ nel senso del recupero delle entrate laddove sia possibile privatizzare servizi e prestazioni, ponendo a carico dei destinatari oneri economici per incrementare i ricavi e le entrate pubbliche’’. E qui la proposta del club: ‘’Vi proponiamo di porre in vendita i posti della tribuna autorita’ Coni (122 posti) che avete in programma di realizzare e di dividere il ricavato tra le nostre societa’. I residui tagliandi richiesti per ospiti (100 tribuna d’onore, 100 Monte Mario, 30 distinti e 200 di servizio) sono a vostra disposizione. Per non appesantire la trattativa accettiamo di subire la determinazione del canone d’uso richiesto (2.880.000 euro per 10 mesi a cui vanno aggiunti Iva e adeguamento Istat) anche se non lo riteniamo conforme a quelli di mercato’’.

All’osservazione che la Roma ha invece accettato la proposta, la Lazio replica scrivendo che ‘’e’ irrilevante e si inserisce nelle singole politiche societarie che si rivelano, poi, piu’ o meno sagge e conformi a diritto al momento in cui vengono approvati i bilanci: l’esame dei documenti contabili delle due societa’ non necessita di ulteriori considerazioni’’. ‘’Nel dichiararci disposti a sederci al tavolo delle trattative - conclude la lettera del club - vi invitiamo a rilasciare entro oggi la dichiarazione di disponibilita’ dello stadio a nostro favore al fine di evitare che la tifoseria laziale, nell’auspicata partecipazione alla Champions o altra competizione europea debba essere costretta a recarsi in altra citta’ per sostenere la propria squadra’’.

CONI: PROBLEMA NON SONO I BIGLIETTI - Non sono i biglietti la causa del mancato accordo tra la Lazio e il Coni per il rinnovo dell’affitto dello stadio Olimpico. E’ quanto emerge nella risposta inviata al club biancoceleste dall’amministratore delegato della Coni Servizi, Raffaele PagnozzI.

"Evidentemente tutti gli sforzi compiuti da questa società per superare i dissidi che hanno caratterizzato il rapporto nella presente stagione e rendere disponibile anche alla Lazio il progetto di valorizzazione dello Stadio Olimpico - scrive Pagnozzi -, non hanno sortito alcun effetto dovendosi registrare, come nel passato, una reale chiusura ad ogni trattativa di buona fede’’. Il club biancoceleste ‘’pur avendo a disposizione ampio tempo e con risultati sportivi che gia’ dalle prime partite facevano prevedere un possibile accesso alle competizioni Uefa - la replica del Coni - ha atteso l’ultima settimana utile per manifestare un interesse, tra l’altro con toni e contenuti del tutto inappropriati, considerato che l’impianto non e’ di sua proprieta’. Coni Servizi, nonostante cio’, si e’ resa disponibile per un incontro, tenutosi il 24, nel corso del quale sono state illustrati il progetto e le condizioni d’uso che questo comportera’ nella prossima stagione, lasciando peraltro la possibilita’ di optare per un contratto annuale’’. Nella riunione ‘’sono state esposte le ragioni per le quali Coni Servizi intende continuare a concedere l’uso dello stadio per i giorni degli eventi calcistici poiche’ vi sono ospitate manifestazioni anche di altre Federazioni sportive’’.

La lettera della Lazio ha sorpreso il Coni ‘’poiche’ rimette in discussione questioni che nel corso dell’incontro sembravano gia’ definite. Tale atteggiamento sembra piuttosto orientato a precostituire pretestuose argomentazioni da utilizzare successivamente in una eventuale sede giudiziaria, poiche’ allo stato questa societa’ non puo’ ritenere che sussistano le condizioni per rilasciare responsabilmente la dichiarazione d’uso ai fini Uefa. Non e’ stato raggiunto alcun accordo, ne e’ pensabile che Coni Servizi possa impegnarsi a concedere la disponibilita’ dell’impianto di proprieta’ in assenza di un accordo con il potenziale utilizzatore’’.
’Nel confermare che si prende atto della vostra dichiarazione di non accettazione della proposta di uso dello Stadio Olimpico - conclude Pagnozzi - quale e’ stata da noi formulata nell’incontro del 24 aprile e reiterata con la lettera del 27 aprile, si comunica che il nulla osta richiesto, allo stato, non puo’ essere concesso’’.