Torino, 25 maggio 2012 - Alessandro Del Piero non ha nessuna intenzione di mollare il calcio. E lo ha ribadito questa mattina nell’hotel Principi di Piemonte di Torino, dove era a presentare un’iniziativa commerciale insieme a Lapo Elkann.

"'L'anno prossimo giocherò sicuramente a calcio - ha detto -, non ho precluso nessuna strada''. ''Penso - ha aggiunto - a fare quella che sarà una scelta ottimale sotto tutti gli aspetti dove poter esprimere me stesso''.

"Voglio andare a conoscere persone stimolanti per avere uno scambio di energie fondamentali - ha continuato Del Piero -. Non è il mio primo obiettivo giocare un campionato piuttosto che un altro. Come mi sento? Sono felice di vivere tra le nuvole in questo periodo, è un modo colorito per descrivere la mia sensazione attuale.
Non c'è ancora una presa di coscienza totale a tutto quello che sta succedendo. Non riesco a pensare al cento per cento a quello che è stato. Ma vivo al cento per cento quello che abbiamo fatto insieme".

"La mia famiglia con tempi e modi che vedremo mi seguirà. Dall'Italia ringrazio chi si è fatto sentire, anche più di una volta. A tutti ho detto la stessa cosa, li ho ringraziati, ma ho detto che ovviamente per tutta una serie di cose il mio futuro in Italia non puo' essere con un'altra squadra. Sarà sicuramente un'esperienza all'estero".

Sulla stagione appena conclusa Del Piero ha spiegato che "vincere lo scudetto è stato il massimo. Sapete quanto ami vincere. Poi è arrivato quel saluto a Torino che mi ha dato i brividi. Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha dato quel tributo".

LAPO - Presente anche Lapo Elkann che si è soffermato sullo scudetto bianconero: "La Juventus quest'anno ha fatto un gran lavoro e ne farà altrettanto nel prossimo campionato. Oggi - ha aggiunto - c'è gente giusta al posto giusto per fare della Juve una grande squadra, come lo è stata in passato e come può esserlo ancora di più in futuro. Ho piena fiducia nelle loro scelte".

Quanto allo scudetto vinto due settimane fa dalla Juventus, Lapo Elkann ha concluso: "E' uno scudetto meritato, definirlo inaspettato non renderebbe merito al lavoro di tutti".