Coverciano, 27 maggio 2012 - LE REAZIONI - ULIVIERI - “E’ una situazione molto complessa. Il calendario? La Figc ha interesse ad operare in tempi brevi, ma se ciò non sarà possibile è logico che andranno dilatati. Le regole ci sono e saranno applicate”. Così Renzo Ulivieri, presidente dell’Assocalciatori, commenta gli ultimi clamorosi sviluppi dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. “E’ un problema che riguarda tutti noi che ci impone una riflessione”, dice Ulivieri ai microfoni della Rai.

TRAPATTONI - ‘Una notizia devastante, se la magistratura si muove è perché qualcosa di certo c’è’’. Giovanni Trapattoni ai microfoni Rai di Mattina Sport commenta così il nuovo capitolo del calcioscommesse. ‘’Quale potrebbe essere reazione degli Azzurri? Da un lato - dice il ct dell’Irlanda - è chiaro che certe notizie provocano malumore, ma potrebbe anche dare una molla per dimostrare il volto pulito del calcio’’.

‘’Io che frequento l’estero da parecchi anni - afferma Giovanni Trapattoni ai microfoni Rai di Mattina Sport soffermandosi sulle vicende del calcioscommesse - devo dire che lasciamo una brutta immagine del nostro calcio. Se mi aspettavo questa situazione? Da italiano la prima sensazione è che veniamo derisi all’estero, rimane il fatto che venivamo sempre additati come intrallazzoni, mafiosi e questo fa male perché io posso dire di aver pagato lo scotto di un atteggiamento che ci coinvolge tutti’’.

MOGGI - “Conte lo conosco ed è un uomo solo lavoro e fatica. Bisogna fare attenzione prima di giudicare una persona che poi magari viene dichiarata innocente, e ricordarsi che dietro ci sono anche delle famiglie e delle storie di vita che vanno tutelate”. E’ il pensiero di Luciano Moggi, intervenuto oggi a “Mattino Cinque” in collegamento telefonico per raccogliere la sua opinione in merito agli arresti di questa notte sul calcioscommesse.

“Se queste accuse si rivelassero vere - aggiunge Moggi - ha ragione Michel Platini quando dice che questi giocatori non dovrebbero più giocare”. Moggi, riflettendo sul processo di calciopoli che lo ha visto protagonista alcuni anni fa, si interroga sul sistema calcistico in generale e dichiara: “Era marcio il sistema che era stato indicato prima di Moggi oppure è marcio il sistema in se’? Coloro che stanno a capo del sistema se ne stanno tranquilli a vedere e a prendere atto delle cose”.

ELKANN: NO COMMENT - “No comment”. Così John Elkann, presidente di Exor, a margine della festa della polizia a Torino, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla perquisizione, questa mattina, nella casa dell’allenatore della Juventus.

CONI: IL CALCIO E' OSTAGGIO DI POCHI - “Il calcio deve ritornare ad essere patrimonio di milioni di tifosi e non ostaggio di pochi malfattori”. Ad affermarlo è il Coni in relazione agli ultimi sviluppi dell’inchiesta della procura di Cremona. “Nel ribadire il sostegno e la fiducia nell’autorità giudiziaria e confidando nella continua collaborazione tra gli inquirenti e la giustizia sportiva - sottolinea una nota - il Coni, da tempo impegnato nel contrastare il fenomeno delle scommesse anche in sede internazionale al fianco del Cio, conferma la decisa volontà affinché certi comportamenti illeciti vengano sanzionati senza indugio e con la massima severità, applicando tutte le norme attualmente in vigore.

MINISTRO GNUDI - ‘’E’ necessario, in queste fasi, lasciare che il lavoro della giustizia si sviluppi nel modo più possibile rapido ed efficace. Se le accuse troveranno conferma non potremo che ribadire quanto più volte da noi espresso e cioè che queste pratiche criminali debbono essere contrastate con la massima fermezza e severità’’. Così il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, ha commentato gli ultimi sviluppi sul calcioscommesse, che sta seguendo con attenzione e in contatto con il Coni. Gnudi esprime grande preoccupazione per la conferma di ipotesi di reato diffuse e su ampia scala. Quanto alle pratiche criminali di cui parla il ministro ‘’non hanno nulla a che vedere con lo sport e con l’impegno, il sacrificio e l’abnegazione di quelle centinaia di migliaia di persone che si dedicano in modo volontario ed onesto alla pratica sportiva e alla diffusione dei suoi valori essenziali’’.

PREZIOSI: CRISCITO? NON CI CREDO - ‘’Siamo dispiaciuti se pensiamo che i giocatori pigliano un sacco di soldi e scommettano, non voglio credere che c’entri Criscito’’. Questo il commento del presidente del Genoa Enrico Preziosi sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse: ‘’Lasciamo lavorare la magistratura, aspettiamo i processi e chi ha sbagliato pagherà’’. Oltre a Domenico Criscito, al Genoa fino all’anno scorso, è indagato il giocatore genoano Beppe Sculli ed è finito in carcere l’ex rossoblù Oscar Milanetto.

‘’Sono abbastanza dispiaciuto, come credo tutti quanti - ha osservato Preziosi -. Riguarda giocatori che io conosco, che hanno giocato con il Genoa. Lasciamo lavorare la magistratura, aspettiamo i processi e chi ha sbagliato pagherà. Non voglio credere che c’entri Criscito, ho sentito parlare di Kaladze, Sculli, ho sentito di tutto. Rimango perplesso, non ci credo fino a prova contraria’’. ‘’L’avviso di garanzia garantisce chi è sotto indagine, invece in Italia è un reato per chi lo riceve - ha aggiunto il presidente del Genoa prima dell’assemblea di Lega -. Oggi dovevo incontrarmi con il presidente del Siena Mezzaroma ma mi ha detto che ha avuto una perquisizione, un’altra l’ha avuta Conte. Non ci fa piacere, ma bisogna capire le reali responsabilità di indagati e arrestati’’.

TOMMASI: TROVIAMO CONTROMOSSE - “Purtroppo erano nell’aria i provvedimenti presi questa mattina a Cremona. Il quadro è sempre quello: un malaffare che si inserisce in una vicenda sportiva. Il nostro sport subisce un’aggressione pesante. Dobbiamo trovare le contromosse per evitare che si possa rimanere indifesi di fronte a questi attacchi”. Lo ha dichiarato questa mattina in Lega Calcio il presidente dell’Associazione Calciatori, Damiano Tommasi, che ha aggiunto: “Il quadro è critico. Bisognerà valutare le singole situazioni individuali. Noi cerchiamo di difendere la credibilità dell’ambiente”.

DI PIETRO: SPECCHIO DELLA NOSTRA SOCIETA' - “Il calcio è lo specchio della società: corrotta e corruttibile”. Antonio Di Pietro commenta così le ultime clamorose notizie sul calcioscommesse. “Da giovane - ha rimarcato l’ex pm - seguivo questo sport. Mi piaceva. Oggi se ne sente parlare soprattutto per motivi poco edificanti. Il risultato è che a molti, compreso me, hanno fatto perdere la passione nel calcio in cui trovavo un momento di allegria e serenità”.

GALLIANI: IL MILAN NON C'ENTRA - ‘’Il Milan non c’entra. Oggi non è giornata per parlare, oggi bisogna stare zitti’’. Lo ha dichiarato Adriano Galliani, presidente del Milan, entrando all’assemblea della Lega Calcio, oggi a Milano.