Napoli, 30 maggio 2012 - Dopo Cremona si muove anche Napoli. Gli ex calciatori Matteo Gianello e Silvio Giusti si sono infatti visti notificare un avviso di conclusione indagini preliminari. La notifica rientra nell'ambito dell'inchiesta dalla Procura di Napoli, che ha nel mirino anche altri indagati per associazione per delinquere e frode sportiva ed hanno intanto trasmesso gli atti alla Figc.

L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo e dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano,
Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri. Gianello (ex portiere del Napoli) e Giusti (ex Chievo) sono accusati ''di aver compiuto atti diretti ad alterare il risultato dell'incontro di calcio Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010''. Dalle indagini - sottolinea la Procura - è emerso che Gianello, su richiesta di Giusti e di altre persone, prese contatto con alcuni compagni di squadra, segnatamente i difensori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, promettendo loro una somma di denaro, quantificata in alcune decine di migliaia di euro a persona, qualora avessero contribuito ad agevolare la vittoria della Sampdoria. Sia Cannavaro che Grava, interrogati come persone informate dei fatti, hanno negato di aver ricevuto la proposta illecita.

La Procura ha inoltre depositato richieste di archiviazione per sei partite di serie A 2010-2011 e per alcuni indagati. Si tratta di Federico Cossato, Michele Cossato, Gianluca Di Marzio, Giuseppe Santorum, Demis Gasperi, Dario Passoni, Luca Ariatti, Ernesto Renzi, Paolo Franchetti, Mario Zamboni, Gianfranco Parlato.

Le richieste di archiviazione riguardano le presunte alterazioni di Napoli-Parma del 10 aprile 2010; Lecce-Napoli dell'8 maggio 2011; Brescia-Catania dell'8 maggio 2011; Napoli-Inter del 15 maggio 2011; Catania-Roma del 15 maggio 2011 e Palermo-Chievo del 22 maggio 2011.