Firenze, 13 giugno 2012 - Il giorno dopo non si smorzano le polemiche per la conferenza stampa di Cassano. L'attaccante della Nazionale, alla domanda se ci fossero Gay nella Nazionale ha risposto: "Problemi loro, spero di no".

Dall'arcigay aCecchi Paone, sono subito arrivati commenti che condannavano la sua uscita, tanto che il giocatore si è scusato ieri sera. Ma oggi la polemica continua.

LA RUSSA - ''Più che le parole di Cassano, mi stupisce l'intervento di Cecchi Paone che ha aspettato gli europei per affrontare l'argomento'' ha detto Ignazio La Russa, coordinatore nazionale del Pdl. ''Vengono definiti metrosexual quelli che sono fissati per la cura del corpo - aggiunge - e utilizzano ogni giorno le creme. Allora mi chiedo, ma come si chiamano quelli che, come me, amano lo sport e si limitano a lavarsi ogni giorno? Di sicuro so come si chiamano quelli che non si lavano: zozzoni...

ALESSIA FILIPPI - ''Meno male che Cassano si è scusato, non so se è partita da lui l'iniziativa, ma andava fatta. Aveva detto una frase fuori luogo''. Alessia Filippi campionessa azzurra del nuoto non ha gradito la frase dell'azzurro. ''Lui rappresenta la nazionale e doveva dare l'esempio - ha detto la campionessa ad un incontro alla vigilia del trofeo Settecolli organizzato dall'Arena al circolo Antico Tiro a volo di Roma -, sono contenta che si sia scusato, perché ha detto una cosa che proprio non andava detta. Io penso che siamo tutti uguali e quando sento certe cose credo ci sia molta ipocrisia: e comunque quando si gioca, si va in campo è importante essere bravi, non se sei gay o altro''.

CECCHI PAONE - "Le frasi di Cassano? Il problema grosso di Antonio, che secondo me è una brava persona ed un bravo calciatore, a cui tutti affidiamo una parte importante delle nostre speranze agli Europei, è che evidentemente non ha ricevuto un'educazione sufficiente di carattere sentimentale, sessuale, psicologica, per capire che non puo' dire "speriamo che non ci siano", perché ci sono e sono compagni che lo hanno aiutato in passato nelle squadre dove ha militato e in quella di oggi a vincere. Aggiungo che questi suoi compagni sono probabilmente più bravi di lui".


"Il termine frocio? - ha continuato - Non mi offendo. 'Speriamo che non ci siano' è invece una cosa grave, sulla quale non mollo. Cassano rappresenta in questo momento l'Italia e non puo' uscirsene in quel modo. Noi non siamo discriminatori, tolleranti e sorridenti. Perché Tiziano Ferro fa outing e i calciatori no? Perché i calciatori hanno nello spogliatoio gente come Cassano, come Lippi, Moggi o Rivera, che hanno detto cose spaventose sui gay del calcio, consigliandoli di andarsene o di stare zitti. Questo è il segno dell'inciviltà profonda del calcio".
 

LA CONDANNA DEL CODACONS - "Tutti gli omosessuali che si sentono offesi e danneggiati dalle affermazioni di Cassano, possono agire legalmente chiedendo al calciatore un risarcimento per il danno morale subito - ha spiegato il Codacons - in tal senso il nostro ufficio legale si mette a disposizione dei singoli e delle associazioni gay di tutta Italia, allo scopo di intentare una azione collettiva nei confronti del giocatore".