Kiev, 30 giugno 2012 - Poco più di ventiquattro ore alla serata più importante nella carriera di Cesare Prandelli. Una finale europea da vincere contro la Spagna per riportare l'Italia dove manca da più di 40 anni.

Prandelli vuole vincere con la sua idea di calcio. "Abbiamo sempre cercato di esaltare la qualità dei nostri giocatori - dice il ct -, rischiando anche qualcosa. Sappiamo che è una strada difficile ma è vincente, continuiamo così".

CAPITOLO BALOTELLI - "Mario ha trovato un ambiente dove si è confrontato con i grandi campioni - dice Prandelli - che hanno vinto, che hanno fatto sacrifici. In questi momenti devi avere il coraggio di accettare consigli e dove la responsabilità diventa una priorità. Dopo la Croazia abbiamo chiesto a Mario di fare delle cose e le sta facendo".

PIRLO UOMO CHIAVE - "Il nostro è un centrocampo che ha qualità, abbiamo un giocatore che esalta le nostre caratteristiche, Andrea Pirlo".

ORGOGLIO ED EMOZIONE - ''Con molta emozione ho letto la lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla Nazionale. Ho trovato parole importanti per noi. Il Presidente ha parlato di affiatamento, idea di squadra, generosità e spirito vincente che lui sta trasmettendo a noi. Siamo orgogliosi e emozionati. Mentre leggevo la lettera, sentivo emozione pura. La sua vicinanza è stata un attestato di fiducia, abbiamo sentito la sua presenza quando è venuto per assistere alla gara con la Spagna quando pochi avevano fiducia in noi''.

SPAGNA PIU' FORTE AL MONDO - "La Spagna è la migliore al mondo - dice il ct -, l'ha dimostrato in questi anni mantenendo le proprie caratteristiche, ho sempre detto che è la squadra da battere. La Spagna non è solo possesso palla, ma anche la capacità di riconquistare palla lontano dalla propria porta. Noi dovremo essere bravi nei momenti giusti per avere superiorità numerica in certe zone del campo. Non siamo così presuntuosi dal dire che faremo partita dal primo all'ultimo, ma abbiamo consapevolezza per dire che faremo la partita quando gli avversari ce lo permetteranno".

NIENTE SONNELLINO - "Nella prima partita dissi che non avevamo capito come giocavano, ma prima dell'inizio della partita. Poi in campo sin dall'inizio sapevamo cosa fare e come giocavano. Sonnellino? Oggi sono stato disturbato" ha concluso Prandelli.