Roma, 29 ottobre 2012 - Non si placano le polemiche per la vittoria della Juventus contro il Catania. Il presidente Antonino Pulvirenti, intervenendo a 'Radio anch’io Sport' su Radio1, avanza nuovi dubbi sull'operato del guardalinee Luca Maggiani, che ha annullato il gol regolare di Bergessio che avrebbe portato la squadra di Maran in vantaggio sui bianconeri.

"Stamattina sono andato sul profilo Facebook di Maggiani e c'è lo scudetto della Juventus - dice il numero 1 del club etneo -. Tutti sono liberi di tifare per qualsiasi squadra ma se vedo questo e penso a quello che e’ successo ieri in campo, il fatto che si sia fatto influenzare dai giocatori della Juve, ditemi voi cosa devo pensare".

"Sono disorientato, non riesco più a capire - aggiunge Pulvirenti -. Accettiamo gli errori degli arbitri, non abbiamo mai parlato, ma quello che è successo ieri è sconcertante".

Poche ore dopo il parziale passo indietro: “Se quello di Maggiani su Facebook è un falso profilo lo invito a denunciare, in caso contrario a toglierlo”. E aggiunge: “Rifacciamo la partita, iniziamo da qua, tanto la Juventus è sicura di vincerla. Le scuse mi bastano, ma qui siamo oltre la buona o la cattiva fede. Conosco questo mondo, ma qui gli arbitri avevano fatto bene. Rifacciamo la gara, lo deve chiedere lo stesso Agnelli”.

MAROTTA: "SAREBBE ASSURDO RIPETERE LA GARA. L'ERRORE C'E', IL COMPLOTTO NO" - Botta e risposta. L’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta non vuole sentir parlare di complotto in favore della capolista, dopo la clamorosa svista arbitrale di Catania che ha portato all’annullamento di un gol regolare di Bergessio: “Se si parla di errore arbitrale condivido - spiega Marotta sulle frequenze di Radio Anch’io Sport su Radio1 - l’errore c’è stato. Ma complotto proprio no, respingo in modo categorico. Nessuno può dire che la Juventus avrebbe perso qualora fosse stato convalidato il gol”.

L’ex dirigente della Sampdoria tende la mano all’infuriato presidente del Catania, Antonio Pulvirenti: “Capisco la sua amarezza, ma ripetere la gara mi sembra un'idea assura. Ieri in Manchester-Chelsea ci sono stati errori clamorosi, come quelli accaduti a Catania e non mi pare sia successo niente. O si accettano o il calcio non cambierà mai. Commettere degli errori è umano e bisogna dare fiducia al gruppo arbitrale. Peraltro non sono stati i nostri giocatori a convincere il guardalinee in occasione del gol annullato: Maggiani aveva già deciso di alzare la bandierina”.

Un’opinione, infine, sul delicato tema della sudditanza psicologica da parte del settore arbitrale nei confronti della Signora: “Sudditanza psicologica? Se n’è sempre parlato, ma l’arbitro quando viene a dirigere una partita non può considerare il peso specifico di una squadra e dell’altra. Ripeto, al momento del gol annullato mancavano ancora settanta minuti e la Juve avrebbe potuto tranquillamente rimontare, visto che la superiorità territoriale è apparsa evidente per tutta la gara”.

PETRUCCI: "BISOGNA STARE ZITTI E ACCETTARE GLI ERRORI ARBITRALI" - "Gli errori ci sono stati, è sotto gli occhi di tutti, e ci saranno sempre. Ma tutti dovrebbero accettarli, stare più zitti e ritirare le denunce fatte". Questo il commento del presidente del Coni Giovanni Petrucci sulle polemiche seguite ai discussi arbitrati del weekend, e in particolar modo agli errori nelle gare Catania-Juventus e Fiorentina-Lazio.

"L'ho detto, lo ripeto e lo ripeterò oggi: i mali del calcio arrivano dall'interno - ha spiegato Petrucci - dovremmo essere più umili tutti quanti". Ieri, ha spiegato Petrucci, "due allenatori sono stati straordinari per come hanno reagito, Petkovic e Montella. Petkovic ha detto che la Fiorentina meritava al di là degli episodi arbitrali, Montella ha preferito tacere. Sono due atteggiamenti di fair play e di classe, tutti dovrebbero prendere esempio, stare zitti e non fare i primi della classe. Il calcio è bello - ha concluso - ma non è il paradiso: ogni sentenza del giudice sportivo non può essere un dramma, sembra che la colpa sia di Palazzi o della Federazione, ma finchè non si possono usare termini apodittici per una partita di calcio, bisogna tornare con i piedi per terra".

L'AIA SMENTISCE PULVIRENTI: "MAGGIANI NON HA ALCUN PROFILO FACEBOOK" -  La notizia secondo cui Luca Maggiani, il guardalinee di Catania-Juventus, "sia titolare di un profilo personale o di una pagina sul social network Facebook è destituita di ogni fondamento". E' quanto rende noto l'Associazione italiana arbitri (Aia) in un comunicato dopo le accuse rivolte all'assistente arbitrale da Antonino Pulvirenti. L'Aia ha anche segnalato l'episodio alla procura federale "affinchè accerti le responsabilità di soggetti eventualmente tesserati". L'Aia fa sapere nella nota che "ha ricevuto dall'assistente arbitrale della C.A.N. A Luca Maggiani attestato in cui egli precisa che la notizia secondo cui lo stesso sia titolare di un profilo personale o di una pagina sul social network Facebook è destituita di ogni fondamento".

MAGGIANI: "SONO SERENO, PUO' CAPITARE DI SBAGLIARE" - Il guardalinee Luca Maggiani, colui che ha contribuito ad annullare il gol del Catania contro la Juve, ha dichiarato all'Ansa: "Sono sereno, molto sereno. Può capitare di sbagliare e capiterà ancora". Maggiani non ha voluto parlare della motivazione tecnica che ha portato ad annullare la rete di Bergessio, né del caso sollevato dal presidente del Catania Pulvirenti che ha scoperto sul profilo Facebook del guardalinee lo scudetto della Juventus. "Il presidente non mi ha autorizzato a parlare, ma l’Aia ha già smentito la storia del profilo Facebook".

BRASCHI: "CI SONO STATE DOMENICHE PEGGIORI" - Il designatore Stefano Braschi torna sulle polemiche arbitrali dell'ultima giornata di campionato: "Non è stata una delle domeniche peggiori. Ieri ci sono stati certamente errori degli assistenti ma ci sono stati anche arbitraggi di buon livello, alcuni anche ottimi. Per otto giornate non si e’ parlato degli arbitri e questo mi fa molto piacere e testimonia come il nostro livello sia molto alto".

"E’ inevitabile che ci siano errori - ha detto ai microfoni di Radio Sportiva -, quello a Catania sicuramente era da evitare ma la maggioranza degli errori sono fisiologici. Siamo dispiaciuti quando si sbaglia, ma state certi che quello più dispiaciuto di tutti è Maggiani: è un assistente esperto, con oltre 200 partite in A e questo non va dimenticato".  "Gli arbitri di area? - continua - Sono una novità interessante, che hanno fatto diminuire gli errori ma non si può pensare che all’improvviso gli sbagli scendano a zero".

NICCHI: "CATANIA-JUVE NON SI RIGIOCA" - "Rigiocare Catania-Juventus? No, non si tratta di un errore tecnico ma di una errata valutazione, purtroppo un errore importante, di uno dei migliori assistenti". Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi getta acqua sul fuoco rovente delle polemiche che hanno caratterizzato la nona giornata di serie A e accantona ogni ipotesi di rigiocare Catania-Juventus anche se il regolamento della Federcalcio prevede la possibilità di ripetere il match in caso di ammissione dell'errore tecnico dell'arbitro.

"L'arbitro quando va in campo non si fa influenzare da nessuno - continua Nicchi -. Nel calcio si giocano 12mila partite e ogni domenica basta un fuorigioco o un fallo laterale in serie A e si scatenano questo tipo di situazioni. Noi continuiamo a lavorare serenamente come stiamo facendo".

IL CATANIA SUL SUO SITO: "’Scandaloso al Cibali, il day after" - Il giorno dopo la sconfitta contro la Juventus, il Catania torna a commentare le decisioni arbitrali sul proprio sito internet: "Il Catania ha sempre sostenuto l’accettazione dell’errore arbitrale - afferma la società etnea - ed intende farlo ancora oggi, pur avendo subito ieri una somma ingiustizia: la trasformazione di un netto 1-0 (gol di Bergessio regolare, gol di Vidal viziato dall’off-side determinante di Bendtner) in un inverosimile 0-1. 0-1 a referto, 1-0 sul campo".

Il Catania sottolinea che "al di là delle certezze palesate da chi sostiene che la Juventus avrebbe vinto comunque (il risultato finale resta sempre ovviamente impossibile da prevedere, almeno per noi), resta il fatto inevitabile che: l’arbitro può sbagliare". Secondo la società etnea, quindi, "le parole del designatore della Can Serie A Stefano Braschi si sposano perfettamente con le nostre idee. Noi, inoltre, non abbiamo avanzato il dubbio che la panchina della Juventus potesse aver interferito nella decisione di non convalidare la rete di Bergessio - aggiunge il Catania - noi abbiamo purtroppo constatato questa evidenza, considerando immagini e tempi delle convulse fasi successive all’assegnazione del gol. Impossibile nascondersi: impossibile nascondere questo gravissimo episodio che mina alle fondamenta l’immagine del nostro calcio, proponendo un quadro di confusione in cui basta insinuare un dubbio e fare la voce grossa per rimettere in discussione una decisione (regolarissima) e "costringere" a cambiarla (in una sbagliatissima)".
"Ciò che un direttore di gara non può e non deve fare, per tutelare la sua autorevolezza e credibilità e per il bene del calcio italiano - conclude la società etnea - è lasciare che i calciatori di una squadra, addirittura partendo dalla panchina, giungano a circondare un assistente di gara, sorvegliando e reclamando attenzioni, senza incorrere in sanzioni disciplinari".