Roma, 19 novembre 2012 - L'assemblea della Lega Calcio di serie A ha definitivamente approvato la ripartizione dei proventi dei diritti televisivi per il triennio 2012-2015 con 16 voti favorevoli, due astenuti (Fiorentina e Napoli) e due contrari (Chievo e Palermo).

Per arrivare rapidamente a una soluzione si è scelto di utilizzare tutto il lavoro che era già stato fatto l'anno scorso mantenendo in pratica invariata tutta l'intelaiatura della ripartizione: oltre al 40% che la legge stabilisce debba essere diviso in parti uguali, si sono mantenute le percentuali del 5% per la popolazione, il 5% dei piazzamenti, il 15% della classifica degli ultimi 5 anni e il 10% che si riferisce alla tradizione storica. I margini di incremento saranno invece dedicati, per 17 milioni alla 'meritocrazia' cioe' al piazzamento delle prime dieci in classifica e 30 milioni al rinforzo del cosiddetto paracadute, i soldi per le tre società che retrocedono.

"Si tratta di un passaggio di straordinaria importanza, un segnale importante di progettualità condivisa che dà certezze importanti ai club per le risorse per i prossimi tre anni - ha commentato al termine dell'assemblea il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta -. Abbiamo risolto a monte una questione di primaria importanza a valle di un processo che ha consentito di produrre ricchezze in crescita rispetto al passato".

Beretta non ha voluto commentare le parole polemiche del presidente del Palermo Zamparini, uscito infuriato dall'assemblea dicendo "si sono spartiti il bottino, impugnerò tutte le le delibere di questa assemblea sciagurata. Il calcio del nostro paese è una schifezza", ma ha detto: "Occorrevano per legge 15 voti a favore e il provvedimento ne ha ottenuti 16. Credo che chi era contrario lo fosse per una questione di merito".

Nel corso dell'assemblea è stato inoltre stabilito che il milione di euro che la Lega annualmente raccoglie in un apposito fondo alimentato dalle multe ai tesserati delle squadre sarà in parte assegnato a progetti di stampo sociale per aiutare la crescita del calcio negli oratori.

fonte Agi