Roma, 14 dicembre 2012 - Una riunione fiume per confrontarsi e decidere. La Commissione Disciplinare ha chiuso una camera di consiglio, lunga e delicata, per prendere in esame le richieste, inedite, del pm del calcio Stefano Palazzi: un punto di penalizzazione al Napoli per il tentato illecito del reo confesso Matteo Gianello; nove mesi a Cannavaro e Grava per omessa denuncia.

Inedite, la richieste di Palazzi, nella forma e nella sostanza: per responsabilità oggettiva riconducibile all’illecito sportivo, mai prima di questo processo si era scesi al di sotto dei due punti per ogni gara incriminata. Una sorta di riforma in corsa della responsabilità oggettiva? In apparenza sì. Ma, è chiaro, i giudici non sono un organo politico e, più semplicemente, applicano un codice con minimi e massimi edittali.

Gianello è ritenuto credibile dalla Commissione Disciplinare e, dunque, lo è la sua confessione sul tentato illecito di Samp-Napoli. Quindi, codice alla mano, la penalizzazione per il club dovrebbe arrivare in proporzione. E, mentre Napoli trema per l’esito del processo, potrebbe arrivare la sentenza (prevista per lunedì) a sorpresa: 2 punti per il club di De Laurentiis e uno sconto per Cannavaro e Grava, che potrebbero essere fermati per 6 mesi, il minimo previsto dal codice per omessa denuncia.

Sul caso pesano anche i precedenti: la Commissione è formata da alcuni degli esperti di diritto che, in estate, patteggiarono un punto di penalizzazione per Samp e Torino, partendo da due punti. Palazzi aveva fissato un patteggiamento per Gianello pari a un anno e 4 mesi, rifiutato dai giudici, e ha poi chiesto 3 anni e 3 mesi, che stridono con la richiesta di 9 mesi, forse esagerata per il capitano del Napoli e Grava che, come ha detto in aula Palazzi, «hanno opposto un risentito rifiuto» alla proposta di illecito. Ecco perchè la sanzione potrebbe scendere a sei mesi.

 

di Paolo Franci