Milano, 29 gennaio 2013 - Super-Mario al Milan, affare fatto. L'accordo tra la società rossonera e il Manchester City fa da prologo al ritorno del 'Bad Boy', atteso domani in Italia dopo 2 anni e mezzo di esilio inglese. Balotelli si sottoporra' alle visite e poi firmerà il contratto fino al 2017 per un ingaggio annuale di circa 4 milioni. Di nuovo a Milano, quindi, ma con una maglia diversa rispetto a quella lasciata 29 mesi fa.

L'Inter si ritroverà come avversario il giocatore ceduto nell'estate 2010 dopo il triplete e l'addio di Josè Mourinho. Per una cifra di circa 28 milioni di euro, Balotelli fa i bagagli e approda al Manchester City, dove ritrova Roberto Mancini. L'ambiente nerazzurro non piange per la partenza dell'attaccante, poco integrato nello spogliatoio e poco gradito a parte della tifoseria dopo un'apparizione televisiva con la maglia del Milan.

Mancini, dopo aver lanciato il ragazzino nel 2007, accoglie un ventenne che fa notizia in campo e fuori. I tabloid accendono i riflettori sul 'Bad Boy', che non delude le aspettative della stampa scandalistica: ai flirt veri o presunti, Balotelli abbina un ampio repertorio di 'prodezze'. Resta memorabile il lancio di freccette ad alcuni calciatori del settore giovanile del City e, più recentemente, l'incendio domestico provocato dalla maldestra gestione di fuochi d'artificio.

A fare da contorno, secondo i giornali, la valanga di multe per le continue infrazioni al volante. Mancini prova a gestire il 'Bad Boy' che in campo alterna prodezze, come la prima tripletta della carriera (contro l'Aston Villa), a follie come l'espulsione rimediata negli ottavi di Europa League contro la Dynamo Kiev. A fine stagione, l'attaccante offre il meglio: è il 'man of the match' nella finale di Fa Cup che il City vince per 1-0 contro lo Stoke City. Il club torna ad alzare un trofeo dopo 35 anni di digiuno. Il 2011-2012 si snoda ancora all'insegna del rapporto odio-amore con il tecnico.

A marzo dello scorso anno, il manager sbotta: "Non mi fido di Mario. Nessuno si fida di lui". Ad aprile, quando il City perde 1-0 contro l'Arsenal, Balotelli si fa espellere e Mancini sbotta: "Se non cambia, tra 2 anni è finito". Il giocatore viene accantonato per qualche settimana, ma il sereno torna nel finale di campionato. Il City rimonta e supera lo United nel duello targato Manchester, Mancini e Balotelli sono campioni d'Inghilterra e la stagione si chiude in festa.

L'attaccante brilla agli Europei e trascina l'Italia in finale: la doppietta alla Germania è la perla dell'avventura continentale. Ci sono tutti i presupposti per trasformare il 2012/2013 nella stagione della totale esplosione. E invece, arriva la frenata a dir poco brusca. Balotelli finisce ai margini del City, gioca appena 14 partite di campionato e segna un solo gol in Premier. Il rapporto con la società arriva ai minimi storici quando il giocatore si appresta a portare il club in tribunale per contestare i circa 400mila euro di multe. La marcia indietro in extremis è un segnale distensivo, ma serve a poco.

In allenamento, complice un'entrata 'robusta' su un compagno, Balotelli arriva quasi alle mani con Mancini: i titoli di coda sono imminenti e le dichiarazioni del manager ("Non c'è nessun caso") servono a poco. 

IL SALUTO DI MANCINI - Roberto Mancini non nasconde il dispiacere per l’addio di Mario Balotelli, a cui augura di "continuare a migliorare per diventare uno dei migliori giocatori d’Europa. Siamo molto dispiaciuti per la sua partenza".

Alla vigilia dell’addio Mancini ha voluto cancellare i recenti dissapori: "Noi tutti amiamo Mario, e Mario è legato ai suoi compagni. Penso che abbia scelto così perché ha ricevuto una grande opportunità di tornare in Italia e giocare per un grande club come il Milan. Se si allenerà duramente continuerà a crescere e può diventare uno dei migliori giocatori d’Europa".
 

IL BENTORNATO DI PRANDELLI - Il primo commento sul ritorno in Italia di Mario balotelli arriva dal ct azzurro, Cesare Prandelli: "Bentornato. Ora dipende molto da lui: ha tutte le possibilità per dimostrare il suo valore".

L'ACCOGLIENZA DI ROBINHO - "Mario Balotelli è un grandissimo giocatore e verrà per aiutare la squadra. Siamo felici, lo spogliatoio lo attende a braccia aperte. Speriamo possa fare una gran stagione qui al Milan". Robinho, ai microfoni di Milan Channel, dà il benvenuto a Mario Balotelli. "C’è entusiasmo nello spogliatoio e stiamo migliorando. Mancano tante partite e dobbiamo continuare a fare tre punti in tre punti per scalare la classifica. Abbiamo iniziato male il campionato, sappiamo che il campionato italiano è difficile ma, ripeto, siamo in un momento buono e nella fase cruciale della competizione, mancano 16 partite e tutto è possibile", dice Robinho. Domenica il Milan riceve l’Udinese: "In questo momento non possiamo più sbagliare e con l’Udinese sara’ difficile ma siamo preparati".