Londra, 19 novembre 2013 - Ancora un pareggio, il quarto consecutivo, per l’Italia. Segna subito Rossi e raddoppia Giaccherini a inizio ripresa, ma nel mezzo ci sono stati i due gol nigeriani, con Dike e Ameobi. Nella serata delle difese allegre, Prandelli ha sperimentato con buoni risultati la coppia Rossi-Balotelli. Di conforto la spinta al gioco nei primi venti minuti e nella ripresa, ma sull’uno a zero l’Italia ha avuto un black out e ha pagato le sue fragilità in difesa.

E’ stata, nello stadio del Fulham, la serata dell’Italia B, chiamiamola così, con otto cambi rispetto al sudato pareggio con la Germania e le sole conferme di Montolivo (promosso capitano), Thiago Motta e Balotelli. La nona sostituzione avrebbe dovuto essere De Rossi, ma il romanista è rimasto di nuovo fuori per l’infortunio all’alluce. E così si sono rivisti Sirigu in porta, Maggio, Ranocchia, Ogbonna e Pasqual in difesa, Candreva e Giaccherini esterni (più o meno un 4-4-2), con l’attesa coppia Balotelli-Rossi in attacco.

I nigeriani a pancia piena per la qualificazione mondiale conquistata sabato ad Addis Abeba e dopo un viaggio-lampo per onorare l’impegno. Ritmo comunque apprezzabile, pressing africano, e dopo una manciata di minuti ecco spuntare quell’intesa fra Balotelli e Rossi su cui tanto fa affidamento Prandelli per il mondiale: assist del primo, e tocco in rete (di destro) del viola sull’uscita del portiere. Un bell’abbraccio, e via sperando.

Senza Pirlo, Prandelli ha chiesto più velocità nel gioco, e qualche buona azione c’è stata, ma poche. Occasione per il raddoppio sprecata da Balotelli. Ancora una volta, però, l’Italia ha preso gol di testa, con Dike, anche se il nigeriano si è aiutato con una leggera spinta a Pasqual. Ma la difesa azzurra non funziona. E cinque minuti dopo, il raddoppio di Ameobi, con Ogbonna anticipato di netto e Sirigu rimasto a guardare.

Il pareggio antidrepressione all’inizio della ripresa, con Giaccherini, solo davanti al portiere e bravo a chiudere un’intesa Balotelli-Rossi-Candreva. Sul due a due, triplo cambio con Pirlo, Parolo e Diamanti al posto di Thiago Motta, Montolivo e Rossi. Più gioco d’attacco, con Pirlo, Nigeria stanca e Parolo in evidenza nel male e nel bene: un gol mangiato da tre metri dopo una punizione di Pirlo e palo a seguire, con un rasoterra. Dentro anche Cerci, per Candreva. Molti tentativi, una serie di buone occasioni, una traversa di Diamanti, ma la vittoria non è arrivata.

PRANDELLI PROMUOVE LA COPPIA E FRENA SU TOTTI -  "Totti è un talento, ma il tempo passa per tutti. Soprattutto, lasciamo perdere, perché l’ultima volta non gli abbiamo portato bene. Ne abbiamo parlato e lui si è infortunato....". Nel giorno della sua cinquantesima panchina azzurra, il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, sembra chiudere al possibile ritorno del capitano della Roma in Nazionale. Prandelli preferisce pensare alla nuova coppia di questa Italia, ai due attaccanti che probabilmente faranno tandem in Brasile. A iniziare da Pepito Rossi, che non poteva chiedere un migliore ritorno in azzurro: "Giuseppe ha un pò le caratteristiche di Zola e un pò di Baggio — ha detto il ct —: vede la porta come pochi altri". Su Mario invece anche Prandelli appoggia Buffon, che nei giorni scorsi aveva invitato l’attaccante del Milan a non protestare con gli arbitri: "Gigi ha ragione — conclude — non serve. Fuori dall’Italia gli arbitri fischiano meno, si perde tempo e si rischia anche di prendere gol".

 

di Alessandro Fiesoli