Milano, 24 novembre 2013 - La sosta non è servita. L'emorragia di risultati in casa Milan continua. I rossoneri continuano in maniera preoccupante a rimandare l'appuntamento con la vittoria perdura e non vanno oltre un misero pareggino casalingo contro il Genoa. La squadra di Allegri ci ha provato in tutti i modi, ma lo ha fatto solo con rabbia e mai con lucidità. Ne è venuta fuori tanta imprecisione che alla fine hanno premiato i rossoblù. E questa è una grave colpa per il Diavolo smarrito, ingigantita dal fatto che ha giocato per 50 minuti in superiorità numerica, ha dilapidato il vantaggio iniziale siglato da Kakà e ha fallito nel primo tempo con Balotelli il rigore del possibile 2-1, che l'attaccante stesso si era procurato in aggiunta all'espulsione di Manfredini. Prima era arrivato il pareggio di Gilardino, che nel suo ex stadio ha marcato il tabellino con un calcio di rigore pieno di rabbia e soprattuto vincente.

Da lì in avanti è stato quasi e solo un assolo rossonero, accompagnato da una decisa contestazione della Sud che ha sventolato numerosi striscioni (molti anche minacciosi) e urlato diversi cori un po' contro tutti: società, allenatore, giocatori. Fischiato anche Balotelli, il peggiore in campo insieme a Matri. Mario sembra aver smarrito i suoi poter da supereroe e, oltre al rigore parato da Perin, ha confermato la sua preoccupante involuzione. Ci si è messa anche la sfortuna: clamorose le palle gol fallite a ripetizione da Matri, Birsa e Kakà, l'unico a salvarsi dal terpore generale nel giorno della sua 200esima partita in rossonero.

Per il Milan la strada si fa subito in discesa: al 4' sul lancio millimetrico di De Jong, Kakà non sbaglia davanti al portiere, portando in vantaggio i padroni di casa nel giorno della sua 200/a presenza con la maglia rossonera. La reazione del Genoa è immediata: contatto tra Emanuelson e Fetfatzidis, Gervasoni concede il rigore che Gilardino calcia di potenza trafiggendo Abbiati. La gara è equilibrata, con leggera prevalenza territoriale del Milan, fino all'episodio del 36'. Manfredini cintura Balotelli in area. Il genoano viene espulso e lo stesso Balotelli si presenta dal dischetto. Supermario calcia però centrale e debole facilitando la respinta di Perin, che da lì in poi si rivelerà insuperabile. Un minuto dopo ci prova Matri su cross di Emanuelson, ma l'estremo difensore rossoblù respinge salvando i suoi. Ancora più clamorosa l'occasione dell'ex attaccante rossonero al 41', che di testa sbaglia da due passi.

La ripresa inizia sulla falsariga del finale del primo tempo. Il Milan attacca a testa bassa, il Genoa, con l'uomo in meno, pensa a difendersi e far risalire ogni tanto la squadra con Gilardino. Ancora Matri impensierisce Perin al 14', ma il portiere smanaccia sopra la traversa. I rossoneri ci credono fino alla fine. Emanuelson ci prova in un paio di occasioni, poi confezione una bella palla al 43' per Birsa, che sbuca sul secondo palo e di testa sbaglia da due passi. Ci prova anche Kakà di destro, ma il suo interno destro finisce alto. Stessa sorte per Balotelli e Zapata, che nel recupero non trova una porta che resta stregata fino al termine.