Zurigo, 16 dicembre 2013 - Dieci giornate di squalifica e addio mondiali. La Fifa ha stangato Josip Simunic, difensore della nazionale croata, per aver intonato cori nazisti insieme ai tifosi dopo la vittoria nello spareggio di qualificazione ai Mondiali del 2014 contro l'Islanda.

Per effetto di questa maxi squalifica, Simunic sarà di fatto costretto a saltare per intero la prossima Coppa del Mondo (la Croazia è nel gruppo A con Brasile, Messico e Camerun). Al termine del match contro l'Islanda, il difensore croato forse spinto dall'euforia aveva preso un microfono e gridato rivolto ai suoi tifosi: "Per la patria". I fan croati avevano subito risposto con un "pronti". Questo tipo di coro veniva utilizzato dal regime fantoccio filonazista croato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Secondo la Fifa, il comportamento di Simunic è stato "discriminatorio e offensivo della dignità delle persone riguardo a razza, religione e origine". Nel corso delle 10 giornae di squalifica a Simunic sarà anche bandito l'ingresso nello stadio in cui giocherà la Croazia. Dopo l'accaduto il difensore croato si era difeso sostenendo che il suo comportamento era stato dettato solo dal grande amore verso la sua patria. La Federazione croata ha già annunciato che presenterà ricorso alla Fifa e, in caso di esito negativo, alla Corte di arbitrato per lo Sport.