Firenze, 24 febbraio 2014 - Secondo round degli ottavi di Champions League e Italia protagonista. Almeno in panchina. Con il Milan che l'11 marzo sarà chiamato alla rimonta a Madrid contro l'Atletico, a tenere alto l'onore azzurro saranno i tecnici, protagonisti in tre partite su quattro tra martedì e mercoledì. Il primo sarà Luciano Spalletti: il suo Zenit San Pietroburgo, dopo il lungo letargo invernale, testerà le rinnovate ambizioni del Borussia Dortmund, vicecampione incerottatissimo: in Russia a Klopp mancheranno, tra gli altri, Bender, Blaszyckowski, Subotic e Gundogan, mentre Hummels e Lewandowski sono stati convocati ma non al top per acciacchi vari.  Defezioni pesanti anche per Spalletti: assenti Danny, Ansaldi e Shirokov.

In Grecia invece Olympiacos-Manchester United, con i Red Devils che cercheranno in Champions le soddisfazioni che quest'anno in patria latitano. Anche in questa partita i forfait non mancano: fuori Nelson Valdez, Scepovic e Saviola, per la formazione del Pireo è Olaitan l'unico attaccante disponibile.

Mercoledì Carlo Ancelotti torna all'assalto della "Decima", mentre Roberto Mancini tenta di mettere i bastoni tra le ruote al suo successore all'Inter, José Mourinho. Compito ampiamente alla portata quello dell'allenatore del Real, a Gelsenkirchen contro lo Schalke dell'ex milanista Boateng (anche se il Madrid in Germania ha una pessima tradizione, con una sola vittoria su 25 trasferte); decisamente più complicato quello del Mancio che, dopo aver giustiziato la Juventus, tenta l'impresa contro il Chelsea. Il pronostico è però tutto a favore dei Blues.