Zurigo, 2 aprile 2014 - Niente mercato per le prossime due sessioni e multa di 500mila franchi svizzeri. Pugno duro della Fifa verso il Barcellona, punito per aver violato le regole sulla registrazione dei giocatori minorenni. "L'interesse a proteggere lo sviluppo sano ed appropriato di un minore nel suo insieme deve prevalere sul puro interesse sportivo", si legge nella nota della Fifa. Il divieto riguarda il mercato in entrata, resta invece aperta la porta delle cessioni.

La Commissione disciplinare ha sottolineato che "la tutela dei minori nel contesto dei trasferimenti internazionali è un'importante questione sociale e giuridica che riguarda tutte le parti interessate". Soprattutto, il comitato ha evidenziato che mentre i trasferimenti internazionali potrebbero, in casi specifici, "favorire la carriera sportiva di un giocatore giovane, sono molto suscettibili di essere contrari all'interesse del giocatore come minore".

MULTA ANCHE PER LA FEDERAZIONE SPAGNOLA - Secondo quanto riferisce As, il Barça ha violato l’articolo 19 del regolamento Fifa che permette tesseramenti di giocatori minorenni solo in tre casi: la modifica del domicilio del ragazzo deve avvenire per ragioni diverse dal calcio, è possibile il trasferimento di giocatori con almeno 16 anni soltanto all’interno del territorio dell’Unione europea, il club che tessera un giocatore minorenne deve avere sede a meno di 50km dal confine con il paese di provenienza del ragazzo. La Fifa ha multato anche la Federazione spagnola per aver avallato questi tesseramenti.

PROBLEMA PORTIERE - Il Barcellona vede così bloccato il suo mercato fino all'estate del 2015. Il club catalano deve assoloutamente ingaggiare un portiere, con Victor Valdes fuori per sette mesi dopo l'intervento chirurgico al ginocchio e a scadenza di contratto. Inoltre il Tata Martino avrebbe bisogno anche di un compagno di reparto di Gerard Piquè, visto l'annunciato addio di Carles Puyol.

AFFARI SALTATI - Saltano quindi affari che sembravano già conclusi, come gli arrivi in Catalogna del portiere tedesco Ter Stegen, del Borussia Moenchengladbach, e della nuova stella croata Halilovic, 18 anni da compiere a giugno, per il quale c'era stata un'asta in mezza Europa e che i dirigenti catalani erano riusciti a soffiare al Bayern Monaco. Non potrà essere acquistato nemmeno quel difensore centrale che era considerato una priorità assoluta, al punto da aver già individuato nel brasiliano David Luiz o anche nel romanista Benatia gli obiettivi su cui puntare, visto che il Paris SG non cede Thiago Silva.

IL CASO NEYMAR - Per il Barcellona arriva un altro duro colpo alla sua immagine dopo il caso del trasferimento di Neymar che ha portato alla dimissioni di Sandro Rosell. L'ex presidente ha preferito lasciare la guida del club dopo che è stato accusato di aver creato fondi neri sul reale costo del trasferimento del 22enne attaccante brasiliano prelevato in estate dal Santos. In febbraio, il Barcellona ha pagato 13.55 milioni di euro al fisco spagnolo per coprire eventuali irregolarità, pur respingendo tutte le accuse di frode fiscale.

IL CLUB: "SIAMO SERENI" - Il Barcellona si dice sereno: "Siamo tranquilli. È un processo normale in cui avremo 90 giorni per replicare e spiegare i motivi per cui abbiamo ingaggiato questi giocatori". Il dirigente che ha parlato in forma anonima ha poi ribadito che la sanzione "riguarda due finestre di mercato e non due anni". Dall’ufficio comunicazione del club catalano stanno intanto già lavorando per dare spiegazioni alla Fifa sulla vicenda.