Roma, 14 aprile 2014 - Gli stadi in serie A sono sempre più vuoti, i club sono sempre più poveri: la tendenza è sotto gli occhi di tutti, ma quando è confermata dai numeri ecco che allora può scattare l'allarme. 

SPETTATORI - Calano complessivamente gli spettatori negli stadi italiani, ma in Serie A (8.584.596 spettatori) l'affluenza è in risalita rispetto alla stagione precedente (+2.7%). Nelle ultime cinque edizioni del massimo campionato italiano è la prima volta che il numero di spettatori sale rispetto alla stagione precedente. Le altre serie professionistiche, invece, registrano tutte una diminuzione nel numero degli spettatori. La Serie B perde invece il 22.8%, dato che risente fortemente della promozione in Serie A di squadre con tifoserie importanti come Torino, Pescara e Sampdoria. L'affluenza in Prima Divisione scende del 20.1%. In Seconda Divisione, a causa della diminuzione del numero di partite, l'affluenza totale cala del 22.3%.

TRASFERIMENTI - Nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013 in serie A si sono registrati 2.533 trasferimenti, per un valore pari a un miliardo e 863mila euro. E' quanto emerge dal ReportCalcio 2014, pubblicato dal Centro Studi, Sviluppo ed iniziative Speciali della Figc con la collaborazione dell'Agenzia di Ricerche e Legislazione (Arel) e PwC, e presentato oggi a Roma. Il 51% dei trasferimenti è rappresentato da prestiti, i trasferimenti a titolo oneroso hanno contribuito per il 34%, mentre il rimanente 15% è costituito da trasferimenti a parametro zero. Di questi, 379 (il 15% del totale) è avvenuto tra club di Serie A, mentre 745 (29%) sono stati trasferimenti in entrata da club non militanti nella massima serie e 1.409 (56%) quelli in uscita. Il valore dei trasferimenti interni tra i club di A è stato pari a 711 milioni di euro, quindi il 38% dei flussi di cassa totali generati è rimasto all'interno della Serie A.

FISCO E DEBITI - Per quanto riguarda il contributo del calcio allo Stato Italiano, è pari a poco più di un miliardo (1.034 milioni di euro) la contribuzione fiscale e previdenziale del sistema calcio nel 2011, in calo del 3,4% rispetto all'anno precedente. 892 milioni derivano dal contributo delle società professionistiche italiane, mentre 141 milioni riguardano il gettito erariale prodotto dalle scommesse sportive. Continuano a crescere i debiti della Serie A. Dallo studio si nota che i debiti del massimo campionato, nella stagione 2012-13, erano pari a 2.947 milioni di euro (+1.9% rispetto alla stagione 2011-2012). Di questi i debiti finanziari pesano per il 32%. La perdita netta della Serie A si riduce significativamente se confrontata con il periodo precedente e si attesta a 202 milioni di euro (contro i 280 milioni della stagione 2011-2012).