Roma, 18 aprile 2014 - "Dopo la legge Bosman ora c'è la legge Destro". Rudi Garcia non ha ancora digerito la squalifica del suo attaccante, il cui stop di tre giornate è stato confermato dalla decisione della Corte di giustizia che ha respinto il ricorso giallorosso per la manata rifilata ad Astori a Cagliari e rilevata con la prova tv.

Il tecnico romanista usa l'ironia, ma non risparmia frecciate al sistema di decisione: "Ho sempre lottato per vedere usata la moviola in campo - aggiunge - sono contento che sia successo, ora spero
che venga applicata in tutta Europa.
E' un bel passo in avanti quello di avere la moviola in campo".

Destro dovrà adesso stare ai box fino alla penultima giornata, quando all'Olimpico arriverà una Juventus che l'11 maggio potrebbe già essere campione: "Non ho la bolla di cristallo. Farà un programma specifico per fare in modo che sia pronto per le ultime due partite. La squadra ha dimostrato di poter fare bene anche senza di lui. Sarà il momento per gli altri di dimostrare che non siamo il secondo attacco d'Italia solo per una questione di fortuna".

Garcia comunque non rinuncia a togliersi un ultimo sassolino dalla scarpa. "Queste cose non possono andare solo in un senso - dice - Penso al rigore negato a Cuadrado in Fiorentina-Napoli, ammonito per simulazione e poi squalificato. Nemmeno in quel caso hanno tolto la squalifica". Secondo il francese, infatti "la moviola non deve essere negativa, può essere una cosa che può aiutare il calcio, gli arbitri. I telespettatori vedono una stessa azione dieci volte, gli arbitri una volta sola. O togliamo i replay o usiamo la moviola, che sarebbe un bel passo avanti", conclude ironicamente.

VERSO FIRENZE - "Roma e Fiorentina sono due squadre che giocano bene al calcio, speriamo di vedere un bello spettacolo. Andiamo a Firenze per vincere e continuare la nostra striscia - aggiunge - il nostro obiettivo è andare a prendere i 3 punti a prescindere dai risultati degli altri". La Juventus, sulla carta, ha una sfida più facile in casa contro il Bologna, ma il francese non perde le speranze: "Quando le cose si aspettano di meno e quando, a volte, succedono". Sarà anche la gara dell'ex Adem Ljajic. "Lo abbiamo preso perché è un giocatore decisivo. Ha fatto 6 gol e 6 assist, la sua risposta in campo nell'ultima partita è stata clamorosa e deve continuare così".

NAINGGOLAN - Il discorso si sposta poi sulla lite familiare fra Radja Nainggolan e la moglie. "La vita privata riguarda solo lui, a me interessa quella sportiva - spiega - comunque si è allenato bene, è sereno e per noi sarà importante". Bocca cucita, infine, sul futuro. "Mi piacerebbe l'anno prossimo vedere la stessa rosa rinforzata con degli acquisti - conclude - ma dobbiamo parlarne con il direttore sportivo e con il presidente".