Roma, 19 aprile 2014 - "Sarò soddisfatto se passiamo il turno, ma sogniamo di fare qualcosa di straordinario". Cesare Prandelli non fa proclami in vista del Mondiale in Brasile ma ha grande fiducia nella sua Italia. Il ct azzurro si aspetta un torneo con "tante situazioni interessanti da verificare, con una contrapposizione di moduli, anche perché tante nazionali hanno ormai il loro marchio di fabbrica - dice ai microfoni di Radio Deejay - Ci portiamo l'esperienza della Confederations Cup dove abbiamo vissuto partite paradossali: 20-25 minuti di predominio assoluto e poi a rincorrere gli avversari per mezz'ora. Per questo ho detto che dobbiamo arrivare fisicamente preparati, se così fosse possiamo gestire la palla anche per molto tempo".

Per quanto riguarda le scelte, in attacco "si basa tutto sul recupero di Rossi. Aspettiamo anche se i tempi sono molto stretti ma la considerazione, l'amore per questo ragazzo è tanto". Poche chance di vedere Verratti. "Lo abbiamo seguito e proposto nei 30 pre-convocati, i giovani devono cercare di mantenere le proprie caratteristiche, ma trovare spazi diversi se davanti hai uno come Pirlo, il ragionamento deve essere 'mi adatto a un altro ruolo pur di giocare' ed è quello che abbiamo chiesto a Verratti. Ho visto che al Paris Saint Germain ha giocato anche da mezz'ala, può farlo se c'è la copertura sugli esterni, ma con un centrocampo a rombo è più difficile".

Prandelli vuole in Brasile giocatori "che possono adattarsi a più moduli, ai cambiamenti di modulo durante la partita. Alla Confederations Cup abbiamo spesso cambiato e con buoni risultati". Poi
una battuta su El Shaarawy: "E' un ragazzo che ha avuto un anno difficilissimo, è stato un segnale per dirgli che lo pensiamo e che è comunque nel giro della Nazionale".