Milano, 22 aprile 2014 - Al Milan, di questi tempi, non si può proprio star tranquilli. Prima la crisi di risultati, poi il caso Montolivo, i presunti dissapori tra Seedorf e la società che non si placano, quindi l'uscita di De Sciglio, che strizza l'occhio al Real Madrid. Quella dei rossoneri è una stagione tribolata: l'attenzione del gruppo è proiettata verso la qualificazione in Europa League, tornata alla portata grazie ai cinque successi di fila che se da un lato hanno raddrizzato la classifica, dall'altro non hanno dissipato qualche malumore presente nello spogliatoio. 

DE SCIGLIO: "SE SERVE, VADO VIA"  - L'interesse dei blancos di Ancelotti stuzzica De Sciglio: "Il Real Madrid? Nella vita non si sa mai. Fa molto piacere ricevere l’interesse da parte delle grandi squadre - ha detto il terzino rossonero, intervistato da Sky - Io mi auguro di continuare a giocare in un Milan che torni ad essere vincente e competitivo, ma se il club dovesse decidere, per questioni economiche, di cedermi, valuterei le offerte che arriverebbero". De Sciglio ha parlato anche di Seedorf: "Qualcosa è cambiato. Si è accorto anche lui delle difficoltà che avevamo e ha modificato un po’ l’equilibrio della squadra". 

BARBARA BERLUSCONI: "NON SOLO TITOLI" - Non è infatti un mistero che Carlo Ancelotti abbia inserito De Sciglio nella lista dei desideri presentata a Florentino Perez. I blancos sono pronti a presentare un'offerta al Milan di circa 18 milioni di euro per il giovane difensore che piace tanto a Prandelli e sarà nella lista dei 23 azzurri ai Mondiali. Soldi che farebbero comodo al club di via Aldo Rossi e che andrebbero a colmare il passivo di 15 milioni nel bilancio appena approvato. Anche per questo Barbara Berlusconi, ad per il settore commerciale, ha ribadito ancora una volta la necessità di incrementare i ricavi:  "Non è solo importante vincere titoli, ma anche fare soldi. Questo è un settore in espansione in cui c’è ancora molto da fare", ha spiegato la figlia del presidente in un’intervista all’edizione spagnola di Vanity Fair. "Il nostro business è il calcio, ma - ha aggiunto - ci sono innumerevoli attività collaterali che possono generare un sacco di profitti, come le vendita delle maglie, le sponsorizzazioni".

KAKA', FESTA PER I SUOI 32 ANNI - Ricardo Kakà ha festeggiato a Milanello i suoi 32 anni. Un gruppo di tifosi, che erano un anno fa a Madrid per fare gli auguri al brasiliano,  ha ottenuto il permesso per accogliere il giocatore e suo figlio Luca al momento dell'arrivo a Milanello prima dell'allenamento. Indossavano tutti la maglia numero 22 e hanno mostrato a Kakà striscioni e messaggi d'auguri, oltre a regalargli una torta speciale con tanto di dedica.