Madrid, 22 aprile 2014 - Forse Atletico Madrid e Chelsea hanno tenuto i fuochi d'artificio per la partita di ritorno. Per il momento, al Calderon hanno prevalso tattica e paura; i primi novanta minuti della doppia sfida di Champions che deciderà una delle due finaliste di Champions è volata via senza gol. Poche, in generale, le emozioni che hanno regalato le due squadre: ci hanno provato di più i colchoneros, ma la squadra di Simeone ha dovuto fare i conti con il muro eretto da Mourinho con dieci uomini costantemente dietro la linea del pallone.

Qualche crepa è emersa nei venti minuti finali, con l'Atletico che ha aumentato il ritmo ed è arrivato alla conclusione con Diego Costa, ma la struttura inglese ha retto e Schwarzer, subentrato all'infortunato Cech nel primo tempo, ha tenuto inviolata la sua porta. Poco o nulla ha dovuto fare il collega Courtois, mai impegnato dal fiogliol prodigo Torres, applauditissimo dal suo ex publico e unico blues con licenza di attaccare.  

Tutto rinviato dunque al return match di Londra, in programma tra una settimana esatta. A Stamford Bridge il Chelsea dovrà provare a vincere senza Lampard e Mikel, squalificati, e probabilmente Cech, uscito dolorante a un braccio. Mourinho spera quantomeno di recuperare Eto'o. Lo 0-0 è un risultato da prendere con le molle: a Madrid Diego Costa è stato disinnescato, ma una distrazione nel ritorno potrebbe essere fatale, perché l'Atletico a disposizione due risultati su tre per provare a conquistare una storica impresa.