Novara, 4 maggio 2014 - Dopo un solo anno di Purgatorio, il Palermo torna in Serie A. Ai rosanero, in trasferta a Novara, sarebbe bastato un pareggio per festeggiare il ritorno nella massima serie. Invece al ‘Silvio Piola’, nell’incontro valido per la 37esima giornata del campionato cadetto, è arrivata l’ennesima vittoria di un campionato trionfale, che ha visto la squadra di Iachini trionfare in nove delle ultime dieci partite. Grazie alla rete realizzata da Vazquez sul finire del primo tempo, i siciliani così si sono portati a 78 punti, a più 20 dal Crotone terzo in classifica, con 5 giornate rimaste in calendario da disputare.

LA PARTITA - I rosanero partono subito con il piglio di chi non vuole più rinviare la festa. Già al 4' Kosicky si supera sulla conclusione di Hernandez, servito da Pisdano. Gli ospiti, supportati dalla spinta di circa 2000 tifosi giunti dalla Sicilia fino a Novara, continuano a premere ma né Dybala né Vazquez riescono a sorprendere il portiere dei padroni di casa. L'undici di Aglietti, alla ricerca di punti salvezza per uscire dalla zona playout, non riesce ad opporsi al forcing della formazione di Iachini. Al 38' Pisano si inserisce coi tempi giusti sul cross di Barreto ma di testa colpisce il pallone sul fondo. Al 41' Kosicky compie un altro grande intervento sul colpo di testa di Hernandez. Il gol è nell'aria e arriva un minuto dopo: Dybala prova la conclusione di sinistro, Vazquez si avventa sulla sfera e da due passi spiazza il portiere del Novara segnando il gol del vantaggio. Nella ripresa il copione non cambia: il Palermo continua a fare la partita e sfiora il raddoppio al 7' con Pisano, che calcia fuori sciupando l'ottima azione personale di Dybala. I padroni di casa alla prima vera chance acciuffano il pari con un bel gol di Rubino, che l'arbitro annulla però per posizione di fuorigioco dell'attaccante. Scampato il pericolo, il Palermo torna a far male dalle parti di Kosicky. Il neoentrato Lafferty colpisce il palo al 27' su invito di Hernandez, poi è lo stesso attaccante uruguayano a mancare il bis calciando sull'esterno della rete dopo aver saltato il portiere. Nel finale il Novara non riesce a creare grattacapi dalle parti di Sorrentino anzi sono ancora gli ospiti ad andare vicini al 2-0 con un gran tiro di Pisano respinto provvidenzialmente da Kosicky. Dopo tre minuti di recupero l'arbitro Manganiello fischia così la fine dell'incontro e può iniziare la festa del Palermo, che torna subito in Serie A un anno dopo la retrocessione.

LA CAVALCATA - I colori rosanero ritrovano il grande calcio a distanza di un solo anno da un'amara retrocessione. Questa volta poca sofferenza per i tifosi che l'ultima volta erano stati costretti ad attendere ben 32 anni per risalire. Smentiti coloro che consideravano laB come il primo atto della fine dell'era di Maurizio Zamparini in Sicilia. Tutto è partito dall'ottimo lavoro di Perinetti, tra i dirigenti più competenti dell'area sportiva nel panorama italiano. Grazie a lui sono rimasti al loro posto i vari Hernandez, Dybala, Munoz, Vazquez, un lusso per la categoria, così Sorrentino. L'esonero di Gattuso a inizio stagione non lasciava presagire nulla di buono. Con Iachini è cambiato tutto: ha trasmesso al gruppo tutta la sua esperienza, ha lavorato moltissimo soprattutto con la difesa, ha ripescato Vazquez, ha motivato al meglio i suoi attaccanti. Il resto lo ha fatto il mercato di gennaio quando Perinetti ha puntellato la squadra con Maresca, Lazaar e Vitiello. I numeri sono tutti per Iachini che nella sua gestione ha conquistato ben 71 dei 78 punti complessivi dei rosanero, con lui in panchina la squadra ha realizzato 48 gol su (56) e soprattutto ne ha subiti solo 17 (su 24) risultando la migliore difesa del torneo. Una promozione costruita soprattutto in trasferta con ben 11 successi esterni (uno solo sotto la guida di Gattuso). Il calcio italiano ritrova uno dei club che aveva meglio operato negli ultimi anni, che ha condotto in nazionale azzurra giocatori come Toni, Grosso, Barzagli, Barone, Zaccardo, Balzaretti e Sirigu e che in nove anni ha centrato la qualificazione in Europa League per ben quattro volte (l'ultima volta nel 2011/2012 con l'eliminazione al terzo turno preliminare). Una ascesa interrotta nella stagione 2010-2011 dopo la finale di Coppa Italia (Palermo battuto 3-1 dall'Inter) con ben 50 mila tifosi a Roma. Ora la ferita è stata cucita, la città fa festa, è ritornato l'entusiasmo e i tifosi, i veri assenti quest'anno, sono tornati a riabbracciare la propria squadra. Un'occasione da non perdere.

FELICITA' IACHINI - Per Giuseppe Iachini è la quarta promozione dal campionato cadetto. "Queste soddisfazioni sono un premio per il lavoro fatto. E' merito di tutti, siamo felici per il presidente, per i tifosi e per chi lavora dietro le quinte. Dedico questa promozione anche alla mia famiglia che soffre sempre con me". A cinque giornate dalla fine si può puntare ai record, compreso quello del Chievo che ottenne 85 punti: "Noi cerchiamo sempre di vincere su tutti i campi - spiega iol tecnico - deve essere la nostra filosofia. Al Chievo ero arrivato all'inizio di luglio, qui con tre mesi di ritardo, ci proveremo. Certamente continueremo a lavorare con serietà e impegno perché è giusto così".

ZAMPARINI - "La felicità più grande è per tutti i palermitani. E’ bello essere tornati in A dopo la depressione, che era stata vista come un decadimento di Palermo. Io ci sono abituato, ho vissuto queste situazioni anche a Venezia. Spero sia l’ultima promozione dalla B alla A da presidente. Faccio calcio ad ottimo livello da tempo, ho fatto solo un errore iniziale innamorandomi di Gattuso: diventerà un grande allenatore ma dovrà fare gavetta come tutti. Per Iachini è la quarta promozione, sarà una rivelazione anche in A, quando uno è vincente lo è sempre. Speriamo di ripetere quanto fatto con Guidolin".

LE ALTRE PARTITE - L'Empoli allunga sul Latina: il successo per 3-1 sul Brescia (gol di Maccarone, Tavano e Verdi; rigore di Caracciolo per le Rondinelle) permette ai toscani di portare a 4 i punti di vantaggio sulla terza in classifica, bloccata sull'1-1 dalla già retrocessa Juve Stabia (Doubkara e Jonathas i marcatori). La squadra di Breda viene così raggiunta al terzo posto dal Crotone, che passa 2-1 sul Padova grazie a Bidaoui e Pettinari. Ritrovano il successo Cesena (2-0 all'Avellino) e Modena (3-1 a Siena), mentre il Barsi espuna 3-1 il campo della Ternana avvicinandosi alla zona playoff. Nella parte bassa della classifica, il Cittadella doma 5-1 il Varese. Il Carpi batte 2-0 il Pescara. Nel posticipo, 2-2 tra Trapani e Lanciano.