Vuelta Redonda, 9 giugno 2014 - "E' giusto che giochi Balotelli, ma se Prandelli mi chiama, io sono pronto". L'amichevole contro il Fluminense ha messo in luce Ciro Immobile: tre gol e due assist con la maglia della nazionale non sono mai banali, nemmeno quando arrivano in un'amichevole che non entrerà nemmeno negli almanacchi. Da Pescara al Brasile il passo è stato breve, soprattutto se fatto con gli prodotti targati Zeman, Insigne e Verratti: il capocannoniere dell'ultima serie A, appena acquistato dal Borussia Dortmund, ha non sarà una semplice comparsa al Mondiale. L'attacco azzurro non è solo Balotelli e Cassano. 

Le certezze del ct rischiano insomma di essere riviste. L'Inghilterra è alle porte: sabato notte, a mezzanotte, contro i Tre Leoni si fa sul serio: Prandelli sembra intenzionato a schierare SuperMario come unica punta, ma l'ottima condizione atletica di Immobile e Insigne potrebbe rimescolare le carte: "Abbiamo fatto solo il nostro dovere, scendere in campo e dare il massimo. Noi rispettiamo le scelte del mister ed è un grande onore a 23 anni giocare il primo Mondiale", ha detto Insigne dopo la partita di Volta Redondo che lo ha visto andare a segno due volte.

Ciò che ha più colpito è stata l'intesa tra i due bomber tascabili: "Ci conosciamo da tanto tempo", ha sussurrato Immobile. "Con Ciro abbiamo fatto un anno fantastico a Pescara e anche se sono due anni che non giochiamo insieme certi movimenti non si dimenticano", gli ha fatto eco il gemello scugnizzo.

In rampa di lancio c'è soprattutto il primo: "Siamo in 23 e c'è bisogno del contributo di tutti. Poi le decisioni le prende il ct, se c'è bisogno di giocare dall'inizio mi farò trovare pronto. Altrimenti se c'è da entrare dalla panchina ancora di più.  Da capocannoniere so quali sono le mie potenziali, ma c'è sempre da migliorare e fare bene".