Rio de Janeiro, 29 giugno 2014 - Dopo il Cile, la Colombia. Scampato per un pelo l'ostacolo 'Roja' sfortunata con i pali, per il Brasile un'altra sudamericana sulla strada verso il sogno del sesto titolo mondiale: ma come contro il Cile, e forse anche più, servirà una Selecao diversa. James Rodriguez fa paura, è il capocannoniere del Mondiale e ha alle spalle una squadra solida e ricca di talento, corsa, qualità (Cuadrado, Martinez). Caratteristiche che a questo Brasile, incapace di trascinare la folla, fanno male. Se non punge Neymar la squadra si ferma. E se non fosse stato per Julio Cesar, oggi definito "Redentore", "Eroe" e "Santo" dalla stampa, si parlerebbe di fallimento.

Il Brasile fin qui se l'è cavata, ha rischiato grosso di entrare nella storia come la squadra padrona di casa eliminata prima dai Mondiali (il poco invidiabile record è del Sudafrica, nel 2010). Non sarà facile per Scolari che si è accorto di non avere una punta centrale affidabile (Fred e Jo non sono adeguati) e che la manovra è troppo Neymar-dipendente. E' stato facile notare ieri come la Selecao abbia vissuto quasi esclusivamente delle accelerazioni personali: il campione del Barcellona ha fatto faville nel primo tempo, poi si è spento anche a causa di una botta alla coscia, e soltanto Hulk nel finale ha creato pericoli a Bravo.

"Poco gioco, errori, fortuna e Julio Cesar", riassume Antonio Prada sul portale "Terra". E' andata così contro gli sfortunati cileni, che sulla traversa di Pinilla e sul palo di Jara hanno visto infrangere sogni ed emozioni. Il "Mineirao" è esploso, Julio Cesar è scoppiato in lacrime e tutti, compreso Felipao, sono corsi ad abbracciarlo. Ora il Brasile è ai quarti ma la Colombia le ha vinte tutte fin qui (Pekerman non perde da nove partite, è record come Pozzo) e con una personalità pazzesca. Dani Alves, fin qui protagonista di un Mondiale deludente ma comunque 'intoccabile' per Scolari nonostante la presenza in rosa di un certo Maicon, si affida all'esperienza: "La Colombia la conosciamo molto bene. Ma avrei preferito una Nazionale europea".