Milano, 17 luglio 2012 - Dopo un lungo weekend a Ibiza con Abate e Inzaghi ieri all’alba, Ibra (con la famiglia) si è imbarcato su un aereo privato ed è tornato a Milano. Forse per l’ultima volta da calciatore rossonero, certamente per rifare le valigie. Per il trasferimento al Psg, infatti, è questione di ore (già in vendita in alcuni negozi parigini la sua nuova maglia numero 9 e quella di Thiago Silva numero 2).

Leonardo dal Parco dei Principi accende l’entusiasmo («oggi sarà un giorno importante per il club»), mentre Raiola è in Olanda ma sempre in contatto con i transalpini e soprattutto con l’avvocato Rigo. Il legale del calciatore ieri è stato nella sede del Milan per gli ultimi dettagli dell’operazione (si sussurra una richiesta di buonuscita) e andando via ha escluso novità.

Motivo per cui, a differenza di quanto sostenevano i media francesi, non è partito ieri sera per Parigi col giocatore. In realtà c’è accordo (quasi) su tutto, restano da definire gli ultimi aspetti contrattuali legati al sistema fiscale francese, che nei prossimi mesi potrebbe subire importanti variazioni per gli stipendi d’oro (tassazione dal 35 al 75%), ai bonus, alla durata (forse tre anni più opzione per il quarto) e alle clausole per la rescissione.

Dettagli che non preoccupano, a sentire Raiola: «Con Ibra la Ligue 1 sarà meglio della Serie A». Dopo Thiago Silva e Ibra, potrebbe partire anche Robinho. Il Santos fa sul serio, a Milano è sbarcato il vice presidente Rodrigues Odillo. L’obiettivo è di chiudere col Milan entro venerdì (ultimo giorno per il mercato carioca): l’offerta è di 4 milioni più il cartellino di Rafael Cabral, portiere dell’Olimpica.

Tante partenze (e le preoccupazioni per il nuovo stop di Pato) impongono arrivi, soprattutto in attacco: la chiusura di Mancini non fa perdere le speranze di arrivare a Tevez o Dzeko, ma non si perde di vista Leandro Damiao. Per il centrocampo si riparla di Lassana Diarra, con Poli in alternativa. Difesa: dopo Rolando e Garay spunta il nome di Tasçi (Stoccarda).