Roma, 9 maggio 2011 - Il belga Wouter Weylandt, morto durante una tappa del Giro d’Italia, è solo l’ultimo corridore ad essere rimasto vittima di una caduta.

A seguire gli ultimi incidenti più gravi avvenuti in gara:

1951 : L’italiano Serse Coppi, fratello del “campionissimo” Fausto Coppi, cade ad un chilometro dall’arrivo del Giro del Piemonte. Finisce la gara ma muore la notte successiva.

1970 : Il belga Jean-Pierre Monsere, campione del mondo in carica, urta un’auto che proveniva in senso contrario al Grand Prix di Retié.

1976 : Lo spagnolo Juan Manuel Santisteban cade e muore nella prima tappa del Giro d’Italia.

1984 : Il portoghese Joaquim Agostinho urta un cane prima dell’arrivo di una tappa del Giro dell’Algarve in Portogallo e muore una decina di giorni dopo.

1986 : L’italiano Emilio Ravasio, vittima di una caduta durante la prima tappa del Giro d’Italia, muore dopo due settimane.

1987 : Lo spagnolo Vicente Mata viene investito da un’auto nel corso del Trofeo Luis-Puig. Il belga Michel Goffin finisce in coma dopo una caduta nel Giro dell’Haut-Var (Francia) e muore sei giorni dopo.

1995 : L’italiano Fabio Casartelli, campione olimpico in carica, cade in una curva della discesa del Portet d`Aspet nel corso della quindicesima tappa del Tour de France. Muore qualche ora più tardi.

1999 : Lo spagnolo Manuel Sanroma cade e muore vicino all’arrivo della seconda tappa del Giro di Catalogna.

2003 : Il kazako Andrei Kivilev cade nei pressi di Saint-Chamond nella seconda tappa della Parigi-Nizza. Il corridore muore il mattino dopo a Saint-Etienne.