Valkenburg, 15 aprile 2012 - Enrico Gasparotto trionfa a sorpresa nell'Amstel Gold Race. Finisce così, dopo 256,3 km e a braccia alzate fra il mare di folla di Valkenburg, il digiuno degli italiani nelle classiche. L'ultimo successo nell'Amstel era stato quello di Damiano Cunego nel 2008. Sfortunatissimo, il Principino di Cerro Veronese, caduto a un km dall'arrivo. Un corridore dell'Astana (compagno di Gasparotto) molla all'improvviso, Damiano scarta secco per superarlo (è nelle prime dieci posizioni), ma così facendo va a toccare Nordhaug della Sky. Patatrac: entrambi a terra, gara finita. Peccato, perché oggi Cunego sembrava avere le carte in regola per giocarsela.

LA CORSA  - Succede poco o niente per 250 km. Sembra una tappa del Tour: fuga da lontano (gli arditi, fra cui l'azzurro della Lampre Stortoni, partono dopo 39 km e rimangono in avanscoperta per i successivi 180) e dietro le squadre dei big che lasciano fare. Finché il vantaggio dei fuggitivi non raggiunge i 13 minuti e Bmc e company si mettono a tirare per andare a chiudere. Cosa che puntualmente avviene, poco prima di affrontare gli ultimi muri. Ma sui ripidissimi strappi delle Ardenne, nessuno osa accennare uno scatto. Tira la Bmc  per Gilbert con un generoso Santambrogio, i migliori stanno davanti, la selezione si fa 'da dietro' con il gruppo che perde man mano unità. Da segnalare un incidente meccanico che toglie dai giochi uno sfortunato Samuel Sanchez: il campione olimpico fatica a rientrare e paga gli sforzi supplementari sul Cauberg: sarà settimo alla fine. Negli ultimi 10 km di pianura che separano i corridori dallo strappo finale parte Freire. Sembra un'azione-ponte per i compagni e per permettere alla Katusha di non tirare, ma in realtà Oscarito ci crede e sfiora il colpaccio.

Lo spagnolo è ancora lontano quando, negli ultimi 3 km, Gilbert  prova a far la differenza. Il campione belga conferma una volta di più di non essere quello del 2011 e sul rettilineo finale  viene rimontato da Sagan (terzo), Vanendert (secondo) e Gasparotto.  La fuga di Freire finisce a 150 metri dall'arrivo, poi l'azzurro dell'Astana trova quella pedalata in più che, quando ormai le energie sono al lumicino, gli permette di superare il traguardo a braccia alzate.

GASPAROTTO - "Non ci credo ancora, per me una grande vittoria oggi. Non ho parole, sono quasi emozionato...”. Così Enrico Gasparotto, ai microfoni di RaiSport, dopo aver tagliato da vittorioso il traguardo. Il “quasi emozionato” lascera’ il posto all’emozione totale “quando saro’ sul podio...”, ha confessato Gasparotto.

Ricordando che due anni fa qui era arrivato terzo: “allora ho mollato gli ultimi 20 metri, quest’anno mi sono detto di non mollare se non dopo la linea del traguardo. Correndo con Paolini ho imparato a tenere la testa in corsa. Non ho parole, sono contentissimo”.