dall'inviato Angelo Costa

Herning (Danimarca), 4 maggio 2012 - 'Peccato non esserci'. E’ il commento di Alberto Contador, grande assente del ciclismo e del Giro d’Italia, da lui dominato un anno fa. Inutilmente: la squalifica per il doping al clenbuterolo inflittagli dal Tas gli ha tolto quel successo, oltre al Tour del 2010. In attesa di tornare alle gare (succederà il 5 agosto, probabilmente all’Eneco tour, tappa di avvicinamento alla Vuelta dove si presenterà per vincere), il Matador fa lo spettatore. Interessatissimo: alla vigilia del Giro, ha fatto conoscere il suo parere. E il suo rimpianto.

‘Questo Giro è studiato in modo tale che i corridori possano partecipare sia alla corsa rosa sia al Tour, oppure per combinare il Giro con la Vuelta - dice Contador -. Lo scorso anno era invece impossibile data la difficoltà del percorso. Cosa avrei combinato in un Giro così? Avrei potuto fare bene. Chi lo vincerà? Non è facile fare previsioni alla vigilia. Dico Scarponi, soprattutto per l'amicizia che mi lega a lui. Ma sono tanti i corridori che possono fare bene, a cominciare da Basso e Kreuziger’.

Contador seguirà il Giro con un occhio distratto: ‘Preferisco concentrarmi sugli allenamenti, anche se in tv studio i miei rivali’. Intanto continua ad allenarsi duramente, contando i giorni che mancano al ritorno alle gare. ‘Ho anche intensificato gli allenamenti, faccio uscite durissime, che sono a volte anche più impegnative delle corse. E questo semplicemente perché in gruppo ogni tanto ci si riesce a riposare, in allenamento no. Volete sapere se mi mancano le gare? Tantissimo: il vero spettacolo del ciclismo sono le corse. Sono quelle a darmi la motivazione principale".

Motivazione che gli arriva anche dall’affetto nei suoi confronti: pur squalificato, Contador sente vicini pubblico e colleghi. ‘Tanti corridori si sono fatti sentire, soprattutto quelli della Saxo Bank. Al momento non c'è nessun contratto con loro, e io sto parlando anche con altri team, ma non riesco proprio a immaginarmi con una divisa diversa. Quello che hanno fatto per me Riis, la proprietà e i compagni di squadra è una qualcosa che non ha prezzo".