Herning, 6 maggio 2012 - Mark Cavendish trionfa nella seconda tappa del Giro d'Italia, da Herning a Herning per un totale di 206 km. In maglia rosa resta Taylor Phinney. L'americano ha avuto un problema meccanico (guasto alla catena) a 8 km dall'arrivo, quando il gruppo era lanciato a tutta verso la volata.

Dopo aver perso una trentina di secondi, è riuscito a rimontare grazie all'aiuto di un compagno di squadra, ma soprattutto grazie alla sua enorme potenza che gli ha permesso di recuperare quando davanti andavano a oltre 60 all'ora.

UN FOLLETTO IMPRENDIBILE - Tanti lo davano in difficoltà, molti lo avevano criticato dopo una primavera 'non all'altezza'. Ma il Folletto dell'Isola di Man mette le cose in chiaro: il velocista più forte del mondo è sempre lui. Più forte anche della sfortuna che colpisce un nutrito gruppo di corridori, coinvolti in una maxi caduta a trecento metri dall'arrivo e  tagliati fuori dallo sprint (fra loro anche la promessa azzurra delle volate Andrea Guardini).

Probabilmente non ci sarebbe stato comunque nulla da fare contro un Cavendish così. Cannonball rimonta tutti negli ultimi 150 metri, con una progressione imperiosa. Per l’australiano Matthew Goss (GreenEdge), secondo, e il francese Geoffrey Soupe (FdJ-Big Mat), terzo non c'è nulla da fare. Quarto l'americano Tyler Farrar, in gruppo tutti gli uomini di classifica.

SCHEGGE ROSA

dall'inviato Angelo Costa

BALLONI, SCALATORE DA PIANURA - Uno scalatore da pianura. Alfredo Balloni ha conquistato la prima maglia azzurra del Giro, riservata agli specialisti della montagna, vincendo l’unico gran premio della montagna di giornata, che in una tappa dal profilo piattissimo era posto a 47 metri sul livello del mare: praticamente, un cavalcavia. Il ventiduenne laziale della Farnese ha preceduto il colombiano Rubiano Chavez e il belga Kaisen, con i quali ha dato vita alla lunga fuga di giornata scattata subito dopo il via.

LUTTO A HORSENS - Il sindaco di Horsens, località danese che domani ospiterà partenza e arrivo della terza tappa del Giro d’Italia, è morto stamattina durante una gita in bicicletta con i suoi concittadini. Jan Trojborg, 56 anni, appassionato ciclista oltre che promotore dell’organizzazione della frazione rosa, si è sentito male mentre pedalava: subito soccorso, è spirato durante il trasporto all’ospedale. Rcs Sport ha espresso il suo cordoglio per l’accaduto. Prima della tappa sarà osservato un minuto di silenzio.

NIBALI VIA DALLA LIQUIGAS - Non esportiamo soltanto il Giro: all’estero mandiamo anche i migliori ciclisti. Il Giro si muove con una certezza: Vincenzo Nibali non resterà alla Liquigas, con la quale disputerà il prossimo Tour. La proposta del team per il rinnovo del contratto (1,8 milioni di euro a stagione, ndr) non ha avuto risposta: il siculo di Toscana prenderà quindi in esame una delle offerte arrivate da oltre confine, dove la kazaka Astana e la Bmc di Evans e Gilbert sono in pole position.

"Lasciare andar via Vincenzo dopo sette stagioni è un peccato, ma non possiamo fare altrimenti. Ci abbiamo sempre creduto, è un prodotto della Liguigas Cannondale, ma la realtà del mercato è questa: ha offerte più alte. Se io fossi corridore, al suo posto farei come lui", ammette Roberto Amadio, team manager della formazione che punta alla vittoria del Giro con Ivan Basso.