dall'inviato Angelo Costa

Fano, 10 maggio 2012 - Tanto di cappello. Il primo a levarselo davanti a questo Cavendish è il suo ex compagno Matthew Goss, vincitore della tappa di lunedì a Horsens quando però l’inglese era stato buttato in terra da Ferrari. "Cavendish è il più forte? Oggi senz'altro, l'ha dimostrato. Siamo scattati nello stesso momento e non sono riuscito a precederlo. Un tempo gli tiravo le volate, sono abituato a corrergli davanti, ma per me è un onore e una gioia correre per me e avere una squadra che crede molto nel mio spunto veloce. Cavendish è imbattibile? Se pensassi di non potergli mai arrivare davanti non avrebbe senso che ci provassi ogni volta che posso".

Nel festival straniero di velocità e cronometro, un podio fa sempre notizia. Se poi a centrarlo è Daniele Bennati, leader dell’ultima Italia mondiale, è anche di prestigio. "E’ un risultato che mi soddisfa, visto che avevo detto che il mio Giro iniziava in Italia. Non avevo più corso dopo la Roubaix, sapevo che al Giro avrei sofferto nelle prime tappe, ma già dalla cronosquadre di Verona ho avuto sensazioni migliori. Oggi volevo proprio ributtarmi nella mischia, in una volata vera. Davanti a me sono arrivati due campioni veri: non posso lamentarmi. Ci sono ancora molte occasioni, anche più adatte a me rispetto ad oggi: sono fiducioso".

Fiducioso Bennati, sorridente anche Modolo, partito benissimo e arrivato quinto. "Peccato, perché stavo bene e ci credevo. Mi aspettavo salite più dure, coi velocisti puri parto battuto ma ci ho provato comunque. Appena Mark è partito mi ha lasciasto là. Soddisfatto? Sì e no: punto sempre a vincere, ma basta guardare l'ordine d'arrivo di oggi… I quattro che mi hanno battuto sono tutti più veloci di me. Però ho visto che la gamba gira bene, qualcosa di buono posso fare".

Niente sprint, invece, per Roberto Ferrari: il velocista dell’Androni si è staccato con altri uomini veloci come Farrar, Guardini e Hushovd lungo la salita di Gabicce Monte: "Davanti hanno fatto un’andatura sostenuta, io sono andato con il mio passo e alla fine non sono riuscito a rientrare. Sono veramente contento che oggi abbia vinto Cavendish e di essermi riappacificato con lui. Al via avevo detto che in seguito alla scaramuccia di Horsens non avrei fatto la volata e così è successo. Messe da parte tutte le polemiche, da domani per me ricomincia un altro Giro".

Sintetico Guardini, anche lui in ritardo: "Il finale è stato più impegnativo del previsto, dopo il secondo strappetto ero quasi attaccato alla coda del gruppo, ma nell'ultima salitella ho perso definitivamente terreno. Sarà per la prossima".