Porto Sant'Elpidio - Il Giro d'Italia parla ancora straniero per la vittoria di tappa, ma non per la maglia rosa. La sesta frazione (da Urbino a Porto Sant'Elpidio, 210 km) registra l'impresa del colombiano Miguel Angel Rubiano Chavez dell'Androni-Venezuela che conquista tappa e maglia azzurra di miglior scalatore.

La maglia rosa va invece sulle spalle dell'italiano Adriano Malori. Lo scatto decisivo di Rubiano Chavez avviene sullo strappo di Montegranaro (un km e rotti con punte del 18%), quando all'arrivo mancano 34 km. Poi a tutta, da solo, fino all'arrivo.

Dietro rimangono in 4 (degli undici iniziali) a seguirlo, fra loro Golas e Malori, pretendenti alla maglia rosa. Riescono a contenere il distacco e si giocano il simbolo del primato allo sprint: la spunta Malori, che chiude secondo a 1'09 subito davanti a Golas.

Il gruppo arriva a 1'55", se ci fosse stato un altro km da percorrere la maglia probabilmente sarebbe finita sulle spalle di Ryder Hesjedal della Garmin. In pesante ritardo (e visibilmente in difficoltà già sul Passo della Cappella), Navardauskas, che perde la leadership conquistata nella cronosquadre.

Da segnalare i ritiri di Thor Hushovd, ex campione del mondo in forza alla Bmc, e Roman Feillu, velocista della Vacansoleil DCM.

FOTO Giro d'Italia, le emozioni della sesta tappa

CAVALCATA TRIONFALE - Rubiano Chavez parte dopo 11 km dal via, con lui altri 10 corridori fra cui Adriano Malori della Lampre Isd. Tappa nervosa, caldo africano e percorso 'mangia e bevi' con pianura solo negli ultimi 10 km (su 210 totali, da briovido). Le prime salite del Giro fanno male alle gambe dei corridori: i velocisti, fra cui Mark Cavendish, crollano sul Passo della Cappella (7,7 km con tratti in sterrato e picchi oltre il 15%) dove transitano con oltre 20 minuti di ritardo. Già su questa asperità Rubiano stacca tutti e si dimostra il più forte in salita.

Fatica anche John Gadret, uomo di classifica dell'Ag2r, ma riesce a rimanere attaccato al gruppo dei migliori. La Farnese Vini di Pozzato prova a inseguire la fuga, ma le altre squadre non collaborano e quando in testa va la Liquigas non è per chiudere sui fuggitivi, ma per limitare i danni.

Sullo strappo di Montelupone Rubiano morde i freni, ma su quello di Montegranaro va e non si volta indietro. Fino all'arrivo.

CLASSIFICHE

L’ordine d’arrivo della sesta tappa
1. Miguel Angel Rubiano (Col) - Androni Giocattoli 5h38’30’’
2. Adriano Malori (Ita) - Lampre-ISD + 1’10’’
3. Michal Golas (Pol) - Omega-Quick Step stesso tempo
4. Alexander Djachenko (Kaz) - Astana, stesso tempo
5. Cesare Benedetti (Ita) - NetApp, stesso tempo
6. Daryl Impey (Saf) - Orica GreenEdge + 1’51’’
7. Filippo Pozzato (Ita) - Farnese Vini - Selle Italia, stesso tempo
8. Fabio Sabatini (Ita) - Liquigas-Cannondal, stesso tempo
9. Francisco Ventoso (Spa) - Movistar, stesso tempo
10. Michal Kwiatkowski (Pol) - Omega-Quick Step

La classifica generale
 1. Adriano Malori (Ita) - Lampre-ISD 20h25’28’’
2. Michal Golas (Pol) - Omega-Quick Step + 0’15’’
3. Ryder Hesjedal (Can) - Garmin-Barracuda + 0’17’’
4. Miguel Angel Rubiano (Col) - Androni Giocattoli + 0’30’’
5. Christian Vande Velde (Usa) - Garmin-Barracuda + 0’32’’
6. Joaquin Rodrigez (Spa) - Katusha + 0’36’’
7. Peter Stetina (Usa) - Garmin-Barracuda + 0’37’’
8. Daniel Moreno (Spa) - Katusha + 0’39’’
9. Enrico Gasparotto (Ita) - Astana, stesso tempo
10. Luke Roberts (Aus) - Saxo + 0’41’’.

 

DOMANI PRIMO ARRIVO IN SALITA - Domani primo arrivo in salita della Corsa Rosa. Si va da Recanati a Rocca di Cambio, 205 km con gli ultimi 19 in salita (non irresistibile vista la pendenza media del 3,9%).

SFORTUNA BALLONI - Alfredo Balloni della Farnese-Vini, maglia azzurra al via da Urbino, era riuscito a entrare nella fuga di giornata. Ma una foratura e il ritardo della macchina del cambio-ruote, lo hanno costretto a rinunciare.