Cervinia, 19 maggio 2012 - Al Giro d'Italia arrivano le salite, chi si esalta è il canadese Ryder Hesjedal, uno che scalatore proprio non è, ma che grazie a una progressione poderosa a 3 km dall'arrivo conquista la maglia rosa, strappando 26 preziosi secondi a un gruppetto regolato da Paolo Tiralongo dove non brilla l'ex maglia rosa Joaquin Rodriguez. Insieme a Purito arrivano Scarponi, Basso, Pozzovivo, Uran, Gadret e De Gendt e Frank Schleck. Leggermente più attardato Roman Kreuziger (non aspettato dal suo compagno di squadra Tiralongo).

Ora in classifica Hesjedal ha 9 secondi di vantaggio su Rodriguez, terzo Tiralongo a 41 secondi.

LA TAPPA - Questo l'esito della lotta fra i big, mentre il vincitore della quattordicesima tappa è Andrey Amador, costaricano della Movistar che regola in volata i due compagni di fuga Alessandro De Marchi e Jan Barta, ultimi superstiti di un folto gruppetto che aveva toccato i13 minuti di vantaggio sul plotone della maglia rosa.

Da segnalare l'attacco di Damiano Cunego sul Col de Joux,a una cinquantina km dall'arrivo, in risposta a uno scatto di José Rujiano. Il veronese stacca il vnezuelano in discesa e rimane in avanscoperta da solo per una trentina di km. Ripreso dal gruppo sulla salita finale, si stacca negli ultimi 4 km e accusa poco meno di un minuto dal gruppo di Rodriguez.

Domani altra giornata di fatica con la 15esima frazione, la Busto Arsizio-Lecco Pian dei Resinelli con traguardo ancora in quota.

ORDINE D'ARRIVO

1. Andrey Bikkazakova Amador (Crc) in 5h33’36’’ (media 37,050 km/h)
2. Jan Barta (Cze) s.t.
3. Alessandro De Marchi (Ita) a 00’02’’
4. Ryder Hesjedal (Can) a 00’20’’
5. Paolo Tiralongo (Ita) a 00’46’’
6. Rigoberto Uran Uran (Col) s.t.
7. Joaquin Rodriguez (Spa) s.t.
8. Thomas De Gendt (Bel) s.t.
9. Michele Scarponi (Ita) s.t.
10. John Gadret (Fra) s.t.
11. Frank Schleck (Lux) s.t.
12. Domenico Pozzovivo (Ita) s.t.
13. Ivan Basso (Ita) s.t.
14. Luis Sergio Montoya Henao (Col) a 00’49’’
15. Benat Elorriaga Intxausti (Spa) a 00’52’’
16. Roman Kreuziger (Cze) s.t.
17. Daniel Fernandez Moreno (Spa) s.t.
18. Sergio Bellon Pardilla (Spa) s.t.
19. Mikel Inturalde Nieve (Spa) a 00’55’’
30. Damiano Cunego (Ita) a 01’43’’.

Classifica generale
1. Ryder Hesjedal (Can) in 59h55’28’’ (km percorsi 2.387,9, media 39,848 km/h)
2. Joaquin Oliver Rodriguez (Spa) a 00’09’’
3. Paolo Tiralongo (Ita) a 00’41’’
4. Sandy Casar (Fra) a 01’05’’
5. Ivan Basso (Ita) a 01’06’’
6. Roman Kreuziger (Cze) a 01’07’’
7. Benat Elorriaga Intxausti (Spa) s.t.
8. Rigoberto Uran Uran (Col) a 01’19’’
9. Michele Scarponi (Ita) a 01’20’’
10. Domenico Pozzovivo (Ita) a 01’21’’
11. Sergio Luis Montoya Henao (Col) a 01’39’’
12. Dario Cataldo (Ita) a 01’42’’
13. Sergio Bellon Pardilla (Spa) a 02’06’’
14. Thomas De Gendt (Bel) a 02’14’’
15. Frank Schleck (Lux) a 02’20’’
16. Daniel Fernandez Moreno (Spa) a 02’31’’
17. Johann Tschopp (Svi) a 02’41’’
18. Damiano Cunego (Ita) a 02’43’’
19. Damiano Caruso (Ita) a 02’56’’
20. John Gadret (Fra) a 03’04’’.

Notizie dal Giro

dall'inviato Angelo Costa

PRIME SALITE, PRIMI SALUTI - Prime salite, primi saluti: se ne vanno gli uomini veloci. Alla partenza di Cherasco non si sono presentati l'argentino Haedo, il russo Brutt e gli australiano Renshaw e Goss. Quest'ultimo aveva fatto sapere che si sarebbe fermato dopo la seconda settimana: il suo programma stagionale, infatti, è studiato per farlo arrivare al top della condizione ai Giochi di Londra. Ora Goss osserverà qualche giorno di stacco, anche per recuperare dalle cadute rimediate in questo Giro, in particolare quella di Frosinone, poi correrà il Giro di Slovenia e il Tour de France. Per lui, in questo Giro, una vittoria di tappa, a Horsens

RUBATA LA BICI DI RABOTTINI - Vanno a ruba le bici del Giro. In particolare, quelle della Farnese. Protagonista del curioso episodio Matteo Rabottini, giovane corridore della squadra toscana, che a una cinquantina di chilometri dall'arrivo ha avuto un problema meccanico. L'ammiraglia l'ha assistito prontamente: Rabottini ha cambiato la bici ed è ripartito. E' ripartita anche l'ammiraglia di Luca Scinto, che però si è dimenticata in strada la bici Cipollini usata dal suo corridore. Meccanico e direttore sportivo si sono accorti quasi subito della distrazioni e sono tornati indietro, ma nel punto in cui era avvenuto il cambio la bici non c'era più. Evidentemente tra i tifosi c'è stato chi non ha saputo resistere alla bellezza della bici di Rabottini ed è tornato a casa dal Giro con un souvenir insperato.