Piani Resinelli, 20 maggio 2012 - Sul gruppo delle Grigne che ispirò le prime scalate (in parete) del mitico Riccardo Cassin, c'è un suo emulo in bicicletta che ipoteca il Giro. Con un'azione strepitosa - in stile Contador - Joaquin Rodriguez dimostra alla concorrenza che il Giro ha un solo grande favorito (anche alla luce dei progressi a cronometro abbondantemente dimostrati). Lo spagnolo scatta a 1,4 km dal traguardo, dopo che Scarponi ha scrollato il gruppo, e chiude secondo alle spalle del vincitore Matteo Rabottini che, raggiunto ai 300 metri dopo una fuga di 150 km, trova ancora la forza per sprintare e vincere, a dispetto delle infinte risorse spese e di una caduta nell'ultima discesa.

TUTTI IN RITARDO - Alla gioia di Rabottini e ai sorrisi di Rodriguez (che strappa la maglia rosa al canadese Hesjedal, ora secondo)  fanno da contraltare le facce da combattenti di Michele Scarponi e Ivan Basso. Salvo exploit, entrambi faranno molta fatica a recuperare terreno allo scatenato spagnolo: sono meno brillanti del leader e il loro arrivo in coppia a 24'' da Rabottini e Rodriguez e a 2'' dall'altro fuggitivo Losada appare quasi una certificazione di impotenza dopo tanto marcamente reciproco, nonostante siano in arrivo salite più congeniali (specie a Basso). Certo, le montagne di qui alla fine non mancano, ma la forma della maglia rosa - ieri in stile Contador - non autorizza grandi sogni, caso mai richiede feroci imprese.

DOPPIO RITIRO - Poco dopo il via, in mattinata, se n'è andato anche Frank Schleck (Radioshack), che vuol preparare il Tour. Il suo ritiro ha fatto infuriare il manager Bruynell e mezza squadra. Fuga quasi attesa, dopo l'anticipazione odierna di molti giornali. Più sorprendente invece il forfait in corsa di un distrutto Giovanni Visconti.

IL SACRIFICIO DI CUNEGO - La quindicesima tappa Busto Arsizio-Pian dei Resinelli di 169 km è stata bellissima e movimentata da una bella fuga di Damiano Cunego, a tratti maglia rosa virtuale. Nella discesa lungo il valico di Valcava, poi a Verbenno e sulla forcella di Bura, e infine sul Culmine di San Pietro, il veronese si mette all'inseguimento di Matteo Rabottini (Farnese), di PInotti e altri outsider di giornata, e assieme ai compagni di fuga Tsurruka e Losada si presenta all'ascesa finale intenzionato a battagliare.

CUNEGO 'COTTO' - E' qui sui 7,8 km e 15 tornanti da Ballabio a Pian dei Resinelli che si gioca la sfida a distanza tra Cunego (che l'ammiraglia avvisa della grande occasione) e il gruppo del leader Hesjedal, dove Basso (in difficoltà in discesa) mette la Liquigas a tirare, Scarponi difende la fuga del compagno di squadra senza assumere l'iniziativa e Rodriguez  prepara il blitz finale. La pendenza media del 7,8% e il meteo autunnale mettono in difficoltà tutti. A 4 km dalla fine Cunego è cotto e non regge più neppure il ritmo dei compagni di fuga guidati da Losada.

L'AZIONE DECISIVA - A 1,9 km dal traguardo scatta Scarponi e il gruppo si sfilaccia. Perdono contatto Pozzovivo e Tiralongo, Hesjedal  arranca, Kreuziger fatica. A 1,4 km l'imperiosa azione di Rodriguez che si beve l'asfalto, raggiunge Rabottini e festeggia la riconquista della maglia rosa. Altrettanto grande la gioia di Rabottini:  "E' una sensazione stupenda - commenta -. Ero venuto al Giro pensando e sperando di vincere una tappa e ci sono riuscito, è il giorno più bello della mia vita". Un successo speciale "con una dedica speciale - dice il vincitore -:al bambino che tra 15 giorni la mia ragazza darà alla luce".

NESSUN REGALO - La vittoria è tutta farina del sacco di Rabottini, Rodriguez non gli ha regalato nulla. Anzi, è stato sorpreso di esser stato infilato all'ultima curva. Pazienza: conta di più la maglia. "Ieri ho sofferto tantissimo l'ultima salita e l'attacco di Hesjedal - commenta Rodriguez. -, oggi è successo il contrario. Peccato non aver vinto anche la tappa ma sono contento anche così, con la mia maglia rosa".

ORDINE D'ARRIVO - 15. tappa Busto Arsizio-Pian dei Resinelli (169 km): 1. Matteo Rabottini (Ita) in 5h15'30'' (media 32,519 km/h) 2. Joaquin Oliver Rodriguez (Spa) st; 3. Alberto Alguacil Losada (Spa) a '23''; 4. Luis Sergio Montoya Henao (Spa) a 25'' 5. Michele Scarponi (Ita) st; 6. Ivan Basso (Ita) st; 7. Stefani Pirazzi (Ita) a 29''; 8. Roman Kreuziger (Cze) st; 9. John Gadret (Fra) st; 10. Amets Txurruka (Spa) st; 11. Mikel Inturalde Nieve (Spa) a 36''; 12. Ryder Hesjedal (Can) a 39''; 13. Dario Cataldo (Ita) st; 14. Benat Elorriaga Intxausti (Spa) a 44''; 15. Johann Tschopp (Svi) a 52''; 16. Paolo Tiralongo (Ita) a '54''; 17. Thomas De Gendt (Bel) a 1'11''; 18. Daniel Fernandez Moreno (Spa) st; 19. Damiano Cunego (Ita) st; 24. Domenico Pozzovivo (Ita) a 2'05''.  

CLASSIFICA GENERALE - 1. Joaquin Oliver Rodriguez (Spa) in 65h11'07'' (km percorsi 2.558,9, media 39,251 km/h); 2. Ryder Hesjedal (Can) a 30''; 3. Ivan Basso (Ita) a 1'22''; 4. Paolo Tiralongo (Ita) a 1'26''; 5. Roman Kreuziger (Cze) a 1'27''; 6. Michele Scarponi (Ita) a 1'36''; 7. Intxausti (Spa) a 1'42''; 8. Montoya Henao (Col) a 1'55''; 9. Cataldo (Ita) a 2'12''; 10. Sandy Casar (Fra) a 02'13''; 11. Rigoberto Uran Uran (Col) a 2'56''; 12. Thomas De Gendt (Bel) a03'16''; 13. Domenico Pozzovivo (Ita) a 3'17''; 14. Johann Tschopp (Svi) a 3'24''; 15. John Gadret (Fra) s.t.; 16. Daniel Fernandez Moreno (Spa) a 3'33''; 17. Damiano Cunego (Ita) a 3'45''; 18. Mikel Ituralde Nieve (Spa) a 4'20'' 19; Gianluca Brambilla (Ita) a 4'45''; 20. Sergio Bellon Pardilla (Spa) a 5'31''.