Ponte di Legno, 24 maggio 2013 - Danilo Di Luca, 37 anni, già squalificato per doping nel 2009, è risultato positivo ad un controllo a sorpresa effettuato cinque giorni prima dell'inizio del Giro d'Italia, il 29 aprile. Il corridore abruzese che corre con la Fantini Vini è stato escluso dal Giro dove attualmente occupava la 26esima posizione a 33 minuti e 33 secondi dal leader Nibali. la sostanza utilizzata sarebbe Epo.

Se la positività verrà confermata dalle controanalisi, l’abruzzese rischia una squalifica a vita visto che è recidivo.

Quello di Di Luca è il secondo caso di doping al Giro d'Italia 2013. Il primo aveva visto protagonista Sylvain Georges, corridore francese della AG2R La Mondiale, risultato positivo a uno stimolante, l'heptaminolo, in un
controllo sulle sue urine effettuato il 10 maggio, giorno della settima tappa da Marina di San Salvo a Pescara.

I PRECEDENTI DI DI LUCA - Nel 2009 Di Luca era stato trovato positivo al Cera: in quell'occasione il ciclista abruzzese - che aveva chiuso al secondo posto alle spalle di Menchov - subì una squalifica di due anni, poi ridotta di nove mesi per la sua collaborazione nelle indagini antidoping con la Procura di Padova. In precedenza, nel 2007, Di Luca fu squalificato per tre mesi nell'ambito dell'inchiesta "Oil fro drugs". Nel 2008, invece, la Procura antidoping del Coni chiese per lui due anni di squalifica per l'esito atipico di un test effettuato dopo la 17esima tappa del Giro 2007 ma il corridore fu assolto dal giudice di prima istanza del Coni.

DI LUCA LICENZIATO DAL TEAM - "Con me il signor Danilo Di Luca ha chiuso. L’ho licenziato". Luca Scinto, direttore sportivo della Vini Fantini-Selle Italia, ha subito chiuso il rapporto di lavoro con Di Luca dopo avere appreso la notizia della seconda positività del corridore abruzzese. "Secondo me si tratta di gente malata, che non si rende conto della realtà della vita - ha dichiarato all'Ansa -. Io Di Luca in squadra non l’ho mai voluto, l’ha scelto lo sponsor e adesso se ne assuma le responsabilità".

IL COMUNICATO DELLA FANTINI VINI - "Danilo Di Luca è un atleta che non faceva parte del nostro gruppo, non voluto dal team e che è stato inserito in organico per volontà del nostro Main Sponsor Valentino Sciotti, che per amicizia e vicinanza territoriale al corridore, ha insistito e creato le condizioni per l'inserimento dello stesso in organico. Di Luca, più volte coinvolto in vicende legate al doping e già squalificato per violazioni simili - spiega il team - ha ricambiato la fiducia di un amico e grande imprenditore con
l'ennesimo sbaglio, sbaglio le cui conseguenze colpiscono, incolpevolmente, la Vini Fantini Selle Italia
. L'atleta, già rientrato a seguito di una squalifica con altri team, non rientrava nella filosofia e nei programmi della nostra squadra, impegnata da anni nella scoperta e formazione di giovani atleti". A seguito della notizia, "appresa con dispiacere in mattinata", il team spiega di aver "provveduto al licenziamento in tronco dell'atleta, intimando allo stesso di allontanarsi con mezzi propri". La Vini Fantini Selle Italia annuncia inoltre che "procederà anche in sede civile per la richiesta di risarcimento danni verso l'atleta, in ossequio al regolamento interno sottoscritto da tutti i componenti del team".

VALENTINO SCIOTTI: "HO SBAGLIATO" - "Cosa dire, io ho voluto e creduto nell'uomo e nell'atleta ed è giusto che sia io a prendermi tutte le colpe perché ho sbagliato a credere che dopo un errore ci si possa redimere ed imparare a non ripetere gli errori, forse ho sbagliato a voler aiutare una persona che ho visto in difficoltà, forse ho sbagliato a seguire i valori di quell'educazione religiosa che la mia famiglia mi ha dato, forse ho sbagliato nel credere che che quando parli con una persona guardandolo negli occhi, puoi leggere anche il suo cuore. Sta di fatto - le parole amare di Sciotti - che ho sbagliato e di questo debbo farne ammenda e chiedere scusa ai tifosi, al Team, agli altri sponsor, ai miei soci, a tutti gli altri ciclisti che stanno correndo il Giro in modo corretto e leale ed a tutti quei giovani atleti che verranno scossi da una simile notizia".

CHIESTE LE CONTROANALISI - "Chiederò le contronalisi, poi vedremo". E’ il brevissimo commento di Danilo Di Luca, rilasciato ai microfoni di Sky Sport mentre lasciava l’albergo di Dimaro, dove alloggiava con la sua squadra.

IL TWEET DI ARMSTRONG - "Anche se ho zero credito sull’argomento doping, non riesco a non pensare ‘davvero Di Luca? Ma sei davvero così stupido?'". Lance Armstrong, su Twitter, critica pesantemente Danilo Di Luca. L'americano è stato radiato dall'Uci e privato delle sue vittorie per aver ammesso l'uso di doping durante tutta la sua carriera.